
L'aria che tira, Molinari spiazza Merlino: migranti, piano "bombastico" di Meloni

Il braccio di ferro ingaggiato dal governo di Giorgia Meloni e le Ong sui migranti è al centro della puntata di lunedì 7 novembre de L'aria che tira, il programma condotto da Myrta Merlin su La7. Il direttore dei Repubblica, Maurizio Molinari, commenta le due "mosse" dell'esecutivo e del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi.
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Due decisioni "molto controverse", spiega il giornalista, "la prima è l'idea che i migranti devono avere asilo dal Paese la cui bandiera è battente nella nave che li accoglie", una "posizione che Germania e Norvegia hanno rifiutato". È "un'idea italiana considerata da questi Paesi improponibile da un punto di vista legale e inaccettabile", afferma Molinari secondo cui "l'Italia deve inevitabilmente prendere atto che questa strada è difficile da percorrere". La "seconda mossa" è quella indicata dal presidente del consiglio Giorgia Meloni in Parlamento ossia che la "soluzione è l'applicazione di Sofia 3, ovvero la creazione di hotspot in Nord Africa che non venne portare a compimento per l'opposizione" degli Stati africani.
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In sintesi è "un'impostazione che è destinata a restare lettera morta, per questo il precedente governo Draghi aveva scelto sui migranti una linea di bassissimo profilo, tentando con i francesi una riforma di Dublino". Mentre Meloni ha una linea "bombastica", afferma Molinari provocando la reazione sorpresa della conduttrice. Il punto interrogativo è capire "perché il governo ritiene efficace questo approccio aggressivo". In ogni caso, la linea Meloni-Piantedosi ha avuto il merito, immediato, di rimettere al centro dell'agenda europea la ripartizione degli sforzi per contrastare l'immigrazione clandestina.
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