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L'aria che tira, Maria Teresa Meli contro Tommaso Cerno

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Guerra in Ucraina e strategie di guerra e pace. Sono questi i temi su sui si scontrano Maria Teresa Meli, giornalista del Corriere della Sera, e Tommaso Cerno, direttore de L'identità. Il ring è stato offerto dagli studi de "L'Aria che tira" nella puntata in onda l'11 ottobre. Cerno ha invitato gli italiani a inviare una lettera al presidente della Repubblica Mattarella in cui si invita a fermare la guerra. Meli interpreta questo come volontà di abbassare la guardia nei confronti di Putin che lei definisce un "gangster". "Tu stai parlando con un gangster - esplode Maria Teresa Meli - Voi pensate di poter fare la pace con un gangster? Vuol dire indebolire l'Ucraina e l'Europa. Il suo obiettivo è dividere l'Europa su una pace che Vladimir Putin non vuole fare. Si sta dipingendo Zelensky come qualcuno che sta esagerando. Il problema è che non si può cedere al ricatto di un gangster. In quale film avete visto che si impone la pace così?".

 

 

 

A quel punto interviene Tommaso Cerno, direttore de L'identità, che si inalbera rispondendo per le rime: "Invito solo la gente a mandare una lettera al presidente della Repubblica con la scritta "Fermate la guerra". Con questo indebolisco l'Ucraina? Ma questa è psicopatologia. Dobbiamo dire la verità senza essere ipocriti. Non cedo affatto al ricatto di un gangster. Ho visto molti leader italiani fare accordi con Putin e fare ciccì e coccò con lui per molti anni. Ora non vengano a insegnare a me chi è Putin. E solo dicendo la verità che possiamo avere qualche speranza. Non si possono obbligare le persone a crederti. Dobbiamo dare spiegazioni complesse e credibili e non fare filastrocche. Perché le filastrocche aiutano proprio quelli che vogliono fare ciò che teme l'America".      

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