Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Otto e mezzo, la previsione di Franco Bernabè gela Lilli Gruber: "Senza gas russo non ce la facciamo"

Giada Oricchio
  • a
  • a
  • a

"Senza gas russo, non ce la facciamo". Ne è convinto Franco Bernebè, dirigente e academico italiano. L’Ue era pronta a un graduale embargo del gas russo, ma l’Ungheria ha detto no e il nuovo pacchetto di sanzioni alla Russia per l’invasione dell’Ucraina si è arenato.  Dunque, come si può trovare la quadra tra la solidarietà a un Paese in guerra e il non far tracollare le economia occidentali? Lo ha chiesto Lilli Gruber, conduttrice di Otto e Mezzo, il talk politico di LA7, al manager Franco Bernabé.

“L’embargo è finalizzato a interrompere il flusso di risorse finanziarie che arrivano in Russia da parte dell’Europa” ha detto Bernabé spiegando però che è necessario chiedersi quale sia lo strumento più efficace per ridurre il gettito dei proventi della vendita del gas: fermare l’approvigionamento o far scendere il prezzo? Secondo il dirigente d’azienda ci sono sorprese: “In Europa il gas è aumentato di 5 volte rispetto a quanto costava a inizio 2021, è un peso insopportabile per l’industria europea. La situazione è ingestibile? Draghi in Europa ha chiesto con fermezza un tetto al prezzo e non è uno strumento arbitrario”. Gruber però lo ha interrotto e gli ha chiesto a bruciapelo: “Possiamo fare senza gas russo?” e Bernabé: “No, non possiamo fare!”.

Poi ha spiegato che il blocco delle forniture significa la morte di 4 comparti importanti del sistema economico: “La morte dell’industria cartaia, vetraia, la morte dell’industria delle piastrelle e ceramiche e di una parte dell’industria chimica. Il vero tema da approfondire è che il prezzo del gas si forma al TTF di Amsterdam. Adesso in Europa c’è chi vende a sconto il gas naturale liquido, costa meno rispetto al TTF, quindi il vero problema del prezzo elevato del gas e dell’energia è nel mercato olandese”. Insomma, avanza il sospetto di speculazioni. E il direttore del quotidiano La Stampa, Massimo Giannini, ha rincarato la dose sostenendo che l’Europa è debole.

Dai blog