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Elon Musk vuole prendersi Twitter, offerta mostre da 43 miliardi di dollari. Come cambia l'informazione globale

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Elon Musk vuole il 100 per cento di Twitter. Il ceo di Tesla e di SpaceX e uomo più ricco del mondo è già azionista di maggioranza del social network  con il 9 % e, pochi giorni dopo l'annuncio che non sarebbe più entrato nel consiglio di amministrazione della società di social media, ha inviato una lettera alla società contenente una proposta di acquisto per le restanti azioni di Twitter di cui non è già in possesso. Musk ha offerto 54,20 dollari per azione. "Ho investito in Twitter perché credo nel suo potenziale di essere la piattaforma per la libertà di parola in tutto il mondo, e credo che la libertà di parola sia un imperativo sociale per una democrazia funzionante", spiega il magnate nel documento. "Tuttavia, da quando ho fatto il mio investimento mi rendo conto che l’azienda non potrà né prosperare né servire questo imperativo sociale nella sua forma attuale. Twitter ha bisogno di essere trasformato come una società privata". Le azioni di Twitter sono balzate di quasi il 12% in pre-mercato. 

 

Il board di Twitter ha fatto sapere che valuterà "attentamente" la proposta di Elon Musk. Il valore dell’opa ostile è di 43 miliardi di dollari. Una proposta, fanno sapere, che non è stata sollecitata e non è vincolante. 

 

Musk dal 2009 ha cominciato ad essere un assiduo frequentatore di Twitter dove conta più di 80 milioni di ’follower’, e i suoi ’tweet’ sono non solo seguitissimi ma spesso anche volutamente provocatori. Attualmente, a livello globale, il suo account è l’11esimo più seguito (tra Ellen DeGeneres e Narendra Modi, il primo ministro dell’India). Eppure Musk ha criticato a più riprese Twitter e, invece di abbandonare la piattaforma e di cancellare l’account, è diventato il suo più grande azionista innescando tra l’altro un balzo del 26% del titolo nel pre-trading di Wall Street. Oggi, l’annuncio che fa tremare il mondo dei social media. Non più tardi di qualche settimana va, il manager aveva acquisito il 9,2% del capitale con 73,5 milioni di azioni. Un colpo sostanzioso, calcolando che la sua partecipazione avrebbe un valore di 2,9 miliardi di dollari per poi rifiutare di entrare nel board. Oggi si è capito perché. "La mia offerta è la mia migliore e ultima offerta e se non viene accettata, avrei bisogno di riconsiderare la mia posizione come azionista", ha detto Musk. Qualche giorno fa, il patron di Tesla aveva annunciato di aver abbandonato il progetto di entrare nel consiglio di amministrazione di Twitter. Prendere il posto nel board, infatti, gli avrebbe impedito una possibile acquisizione dell’azienda. 

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