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Uici, 'eroe silenzioso' vince premio Louis Braille

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Pensionato di 84 anni che ogni mattina per 8 me percorre 60 km per accompagnare a scuola un bambino immigrato macedone

AdnKronos
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Roma, 2 dic. (Labitalia) - Assegnato il premio Louis Braille dell'Unione italiana ciechi e ipovedenti (Uici). che celebra di anno in anno personaggi e organizzazioni che hanno dato un contributo decisivo per migliorare la qualità della vita, l'autonomia e l'integrazione di chi è privo della vista. Il premio Braille è il massimo riconoscimento nazionale in questo campo che accende i riflettori su una disabilità gravissima che in Italia conta oltre 360 mila ciechi legalmente riconosciuti a cui si aggiungono un milione e mezzo di ipovedenti che l'Associazione rappresenta e tutela. Negli anni è stato attribuito a personalità e istituzioni in tutti i campi, da presidenti di Camera e Senato alla Marina Militare, dal Capo della Polizia di Stato a trasmissioni radiofoniche e televisive da ministri e giornalisti, ad aziende e personalità della cultura come Andrea Camilleri, quest'ultimo proprio lo scorso anno. La novità di quest'anno è che per la prima volta il premio è stato assegnato ad un 'eroe silenzioso' e alla sua storia di altruismo quotidiano, a sottolineare la necessità di una nuova stagione di solidarietà quotidiana e di comunità di cui questo Paese ha così bisogno. Si tratta di Romano Carletti, un pensionato di 84 anni, già nonno d'Italia, che ha percorso ogni mattina per 8 mesi 60 km al giorno dal suo paesino di Montemignaio (Arezzo) a Pelago (Firenze) solo per accompagnare a scuola un bambino immigrato macedone, Ojafer Beluli. Romano ha mobilitato comunità e istituzioni coinvolgendo anche l'Unione italiana ciechi e ipovedenti con il suo centro di consulenza Tiflodidattico di Firenze perché il piccolo potesse studiare grazie alla lettura e scrittura Braille, ottenendo alla fine l'attivazione del servizio scuola bus con l'assistente dedicata. Ma la sua battaglia ancora continua, sempre a fianco di Uici, perché questa storia straordinaria possa avere un epilogo pienamente felice. Dopo 10 mesi manca, infatti, ancora il rilascio della cittadinanza e Ojafer non ha ancora l'insegnante di sostegno e le agevolazioni economiche e di supporto di cui ha diritto. L'altro premio è stata assegnato all'Associazione italiana degli editori (Aie), in coincidenza con i 150 anni dalla sua fondazione, che permette oggi alle persone con disabilità visiva di apprezzare la gioia della lettura con oltre 20mila titoli in formato digitale e accessibile. Con questo riconoscimento si vuole evidenziare anche la collaborazione ormai ventennale tra Uici e mondo dell'editoria che ha prodotto iniziative e accordi importanti per favorire il diritto allo studio e l'accesso alla cultura e all'informazione, tra cui la nascita della Fondazione Lia (Libri italiani accessibili). Lino Banfi ha voluto premiare personalmente Romano Carletti e Noemi ha regalato al pubblico alcune canzoni, il pianista Giovanni Allevi ha eseguito il meglio del suo repertorio, Maurizio Battista è riuscito a far ridere e riflettere allo stesso tempo, mentre Fausto Leali che ha riproposto con un nuovo stile i suoi grandi successi. Accanto a loro Gianfranco Berardi, tra i più apprezzati attori teatrali non vedente, vincitore anche del massimo riconoscimento del teatro italiano il Premio Ubu 2019, e la compagna Gabriella Casolari, che hanno emozionato il pubblico nel loro stile da 'tragicommedia', in cui la miseria del vivere diventa spunto comico e la leggerezza veicolo per la riflessione. Presente anche l'atleta romano Daniele Cassioli, considerato il più grande scinauta paralimpico di tutti i tempi e 25 volte campione del mondo che ha raccontato la sua gioia di vivere e di competere proprio a partire dalla sua disabilità. Il presidente della Fondazione internazionale autismo, Davide Faraone, ha presentato in anteprima il libro dedicato alla figlia autistica, 'Con gli occhi di Sara' raccontando la sua storia di padre speciale e il rapporto con la disabilità che quando tocca una persona importante della vita ci rende forti e fragili allo stesso tempo. "Il Premio Braille - ha commentato il presidente di Uici Mario Barbuto - è una occasione preziosa per l'Unione italiana ciechi e ipovedenti per dialogare con la cittadinanza e con le autorità politiche e amministrative del Paese. Un ringraziamento particolare alla struttura Rai e a Gigi Marzullo per la presenza della troupe televisiva e per la diffusione della serata, in differita, il 24 dicembre su RaiUno. Quest'anno abbiamo voluto offrire un riconoscimento al 'nonno d'Italia' Romano Carletti per la sua immensa generosità e profonda bontà d'animo e all'Associazione Italiana Editori per il proprio impegno in favore di prodotti editoriali fruibili direttamente dalle persone non vedenti e ipovedenti". "Grazie anche ai nostri sponsor - ha sottolineato - che ci hanno supportato nell'organizzazione di questo prestigioso evento. E infine, grazie al pubblico che ha voluto condividere con noi un paio d'ore di spettacolo, solidarietà e simpatia".

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