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Terremoto, le scosse continuano Migliaia gli sfollati. Un morto di infarto e 4 feriti

Katia Perrini
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Continua a tremare la terra nel Centro Italia e gli sfollati sono migliaia. Al momento si registra solo una vittima: un anziano di Tolentino colto da infarto durante il sisma. Mentre quattro risultano essere i feriti. Dalle 19.10 di ieri (ora del terremoto di magnitudo 5.4) la Rete Sismica Nazionale dell'Ingv ha localizzato oltre 200 eventi: sono oltre 40 quelli di magnitudo compresa tra 3 e 4, tre i terremoti localizzati di magnitudo compresa tra 4 e 5 e due di magnitudo maggiore di 5. Dal 24 agosto 2016, sono stati localizzati complessivamente oltre 18000 eventi, in un'area che si estende per oltre 60 chilometri in direzione lungo la catena appenninica: sono circa 290 quelli di magnitudo compresa tra 3 e 4, 18 i terremoti localizzati di magnitudo compresa tra 4 e 5 e 4 quelli di magnitudo maggiore di 5.Tra il sisma di magnitudo Richter 5.4 e quella di magnitudo 5.9 di ieri sera - riferisce l'Ingv - si sono verificati 5 eventi di magnitudo maggiore o uguale a 3.0. Successivamente al terremoto di magnitudo 5.9 e fino alle 23 italiane, sono stati 18 i terremoti di magnitudo maggiore o uguale a 3.0. L'ultima scossa registrata è di stamattina alle 10.21 con magnitudo 4.4 tra Marche e Umbria.  CASTELSANTANGELO «Ora c'è la paura di un profilo del Paese, delle frazioni, totalmente mutato». Ha detto il sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci dopo le forti scosse di terremoto. «Eravamo fiduciosi, stavamo ripartendo - osserva il primo cittadino del paese già colpito dal sisma di agosto - Siamo ritornati nel più profondo dolore, tutto quello che abbiamo fatto finora è stato inutile». TOLENTINO Un uomo di 73 anni è deceduto nella notte per un infarto a Tolentino, nel Maceratese, presumibilmente per lo choc provocato dal terremoto di ieri sera. È la prima vittima "indiretta" del sisma. NORCIA «A Norcia la situazione è grave. Lì abbiamo evacuato un piccolo ospedale a Norcia, i malati sono stati trasferiti a Spoleto e Foligno per precauzione». Così Catiuscia Marini, presidentessa della Regione Umbria, ai microfoni di RaiNews24. «La situazione è molto difficile, anche perché ci sono massi sulle strade. E come sempre in montagna con il distaccamento delle rocce la viabilità in alcuni casi diventa impossibile». «Per adesso non ci sono feriti ma le persone sono molto spaventate», conclude Marini. VISSO «Tutta la popolazione del Comune non ha una casa al momento. Non ci sono feriti o vittime, stiamo monitorando l'emergenza vista la condizione metereologica. Procederemo con l'accertamento dei danni, che sono molto alti, sono consistenti. All'inizio la situazione era drammatica». Così il sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini, uno dei Comuni più colpiti dal sisma. USSITA Notte in bianco con la paura di nuove scosse a Ussita, epicentro del forte terremoto che ha colpito ieri il Centro Italia. «Circa 250 persone hanno passato la notte in macchina e all'aperto» riferisce il sindaco Marco Rinaldi. «Fortunatamente non abbiamo né vittime né feriti - aggiunge- ma con la luce del giorno i danni che emergono, a edifici e strade, sono sempre più consistenti». SCUOLE CHIUSE Le forti scosse di terremoto si sono avvertite in Abruzzo facendo tornare la paura e la preoccupazione fra la gente. Oggi le scuole, a scopo precauzionale, per permettere soprattutto controlli e verifiche nelle strutture resteranno chiuse in molti città e paesi della regione. Oltre che nelle città dell'Aquila, Teramo, Pescara e Chieti resteranno chiuse anche a Montesilvano, Penne, Sulmona, Pratola Peligna, Avezzano, Città Sant'Angelo, Lanciano, Vasto, San Salvo e Lanciano. Chiusure precauzionali anche a  Pineto, Giulianova, Ortona, Francavilla, Penne (per due giorni), Spoltore, Città S.Angelo, Atessa, Guardiagrele, Manoppello, Atri, Tortoreto, Tollo,Crecchio, Canosa Sannita, Fossacesia e Casalbordino ma l'elenco è destinato ad allungarsi nelle prossime ore. Sono 980 i vigili del fuoco al lavoro nelle zone colpite dal sisma, con 450 mezzi e 4 elicotteri che da un'ora sono in volo per una ricognizione dei danni. Sono tra i due e i tremila gli sfollati secondo i dati della protezione civile anche se la situazione, sottolineano i soccorritori, per ora è ancora provvisoria perché tante persone hanno abbandonato le abitazioni anche per paura di nuovi crolli. Bisognerà attendere le prossime ore per una stima corretta dei danni e delle abitazioni inagibili. Sono stati messi a disposizione posti letto nelle strutture disponibili sul territorio per offrire accoglienza ai cittadini che, a seguito delle scosse, sono fuori dalle proprie abitazioni. Oltre alla persona rimasta ferita a Visso e trasportata all'ospedale di Camerino, nel corso della notte sono state decine le persone che hanno richiesto assistenza medica presso le strutture sanitarie della zona. Diverse sono state anche le evacuazioni, in alcuni casi a titolo precauzionale, delle strutture socio-sanitarie. In particolare, in provincia di Macerata, dall'ospedale di Cingoli sono 18 i pazienti trasferiti a Jesi. A Matelica è stato evacuato il punto di primo intervento e 17 pazienti sono stati trasferiti in due strutture di San Severino e Sassoferrato. A Tolentino, poi, 5 pazienti sono stati trasferiti in un'altra ala della stessa struttura mentre in diverse RSA del maceratese si è provveduto al trasferimento dei pazienti presso altri centri. Dall'ospedale di Norcia sono stati trasferiti invece, in via precauzionale, altri 12 pazienti. Dalle 6.30 di questa mattina sono state risolte tutte le disalimentazioni che avevano interessato i comuni colpiti dal sisma delle Regioni Marche e Umbria. Per quanto riguarda, invece, la viabilità, la strada statale Salaria resta ancora chiusa all'altezza di Pescara del Tronto. Numerose le criticità anche sulle strade provinciali: la SP134 è stata chiusa tra Visso e Castel Sant'Angelo sul Nera per caduta massi e tra Villa Sant'Antonio e Muccia per edifici pericolanti e caduta massi, coma la SP135 tra Visso e Ussita. La provincia di Macerata si è attivata per i primi interventi volti a garantire il passaggio dei mezzi di soccorso. Risulta, invece di nuovo aperta al traffico la SP209, anche se si consiglia di limitare al massimo gli spostamenti nella aree colpite dal sisma. Non appena le condizioni lo consentiranno, si alzerà in volo un elicottero dei Vigili del Fuoco per soccorrere le cinque persone rimaste bloccate a causa di una frana che si è verificata nella serata di ieri dopo la scossa 5.9, nella frazione di Acquasanta. La Di.comac, inoltre, per assicurare un'immediata disponibilità di intervento e assistenza alla popolazione, ha attivato le colonne mobili delle due organizzazioni di volontariato nazionale Anpas e Misericordie e la Colonna mobile della Regione Emilia-Romagna. I volontari dell'Anpas sono già arrivati a Foligno, presso la sede della Protezione Civile della Regione Umbria individuata come punto di raccolta in attesa dell'eventuale dispiegamento sul territorio, mentre la Colonna mobile delle Misericordie è in viaggio e quella dell'Emilia Romagna arriverà nel pomeriggio.

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