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Memo Remigi candidato agli Ambrogini d'oro. Scoppia il caso dopo le molestie in Rai

L'organizzazione spiega che le candidature erano state decise prima della bufera sulla palpata a Morlacchi

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C'è anche Memo Remigi tra i candidati agli Ambrogini d'Oro del Comune di Milano, premio riservato a chi ha dato lustro alla città meneghina. Una circostanza destinata a provocare polemiche, anche se dall'organizzazione fanno sapere che la candidatura era stata decisa prima che esplodesse il caso delle molestie in diretta ai danni della cantante Gessica Morlacchi.

Si riunirà oggi pomeriggio, alle 15.30, la Commissione per le civiche benemerenze che sceglierà i benemeriti 2023 tra i 240 candidati agli Ambrogini d’Oro del Comune di Milano. I commissari - la presidente del consiglio comunale Elena Buscemi, i quattro vicepresidenti dell’Aula e i capigruppo dei partiti a Palazzo Marino - sono chiamati a stabilire chi tra le 119 persone, di cui 14 alla memoria, e i 121 soggetti collettivi (associazioni, imprese e gruppi), saranno premiati al Teatro Dal Verme il prossimo 7 dicembre, giorno del patrono della città durante il quale tradizionalmente viene conferita la massima benemerenza civica. Tra i nomi in corsa figurano l’allenatore del Milan Stefano Pioli e la Curva Sud rossonera, l’artista Maurizio Cattelan, il tesoriere dell’associazione «Luca Coscioni», l’ex radicale Marco Cappato, il fondatore di Cl don Luigi Giussani e il leader di «Noi con l’Italia» Maurizio Lupi e l’associazione dei Parenti Vittime del Covid.

Finirà escluso, con ogni probabilità, il nome di Memo Remigi, deopo le polemiche per quanto accaduto nel corso del programma di Rai1 «Oggi è un altro giorno».

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