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I riflettori di «Libri come», la festa del libro e della lettura all'Auditorium Parco della Musica di Roma, si accenderanno sugli italiani di sempre: Giorgio Faletti, Chiara Gamberale, Alessandro Baricco, Nicolò Ammaniti.

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Letante risposte e ipotesi si impernieranno attorno a una Maratona sul futuro che indagherà il domani dell'economia, della conoscenza e della democrazia e all'intervento di chiusura della manifestazione, affidato a Tzvetan Todorov, che nelle sue ricerche guarda più avanti degli altri da parecchi anni. Dopo il raddoppio dello scorso anno, «Libri come torna a quattro giorni e a un unico week end, proponendo in totale 99 incontri ai quali parteciperanno 225 personaggi (nel 2011 erano stati 150 con 390 autori, come ha ricordato il presidente di Musica per Roma Aurelio Regina), tra le sale grandi dell'auditorium e quelle allestite nella sezione garage, gestite dagli editori, i seminari professionali, i gruppi di lettura e i laboratori la mattina per gli studenti (su prenotazione delle scuole), sempre facendo riferimento a «un profilo preciso che si è dato il festival nel mettere in scena il mondo del libro, puntando sulla sua capacità di essere legato all'attualità», stando alle parole dell'ad Carlo Fuortes. Se gli italiani sono sempre i soliti, gli stranieri svariano dal superstar Carlos Luis Zafon, che è nella serata inaugurale per parlare di come scrive i suoi bestseller mondiali, a Massimo Cacciari, che apre il festival, seguito da Milena Agus. Due i focus particolari, quello sulla letteratura spagnola, cui parteciperanno anche Alicia Gimenez-Bartlett e Clara Sanchez, e quello sulla nuova letteratura israeliana, nata all'ombra della triade Jehoshua, Oz e Grossman. Difficile ricordare tutti i nomi, da John Banville a Francesco Guccini , da Jonathan Coe ai saggisti Salvatore Settis, Paolo Mieli, Goffredo Fofi , Loretta Napoleoni, Maurizio Ferraris, Gustavo Zagrebelsky. Luce anche sul digitale, a partire dalla piattaforma Biblet.it con disponibili 20.000 titoli elettronici di 190 editori. Due euro il biglietto, dieci per i laboratori.

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