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Terrore a Gerusalemme, palestinese fa strage in sinagoga. E Hamas esulta

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Attacco terroristico a Gerusalemme: il bilancio ancora provvisorio parla di almeno sette morti, otto secondo altre stime, e di almeno una decina di feriti alcuni dei quali sarebbero in condizioni disperate. L'attentatore ha sparato sui fedeli all’uscita di una sinagoga nella sera dello Shabbat, nel quartiere ortodosso di Neve Yaakov. L'assalitore secondo i media israeliani era residente a Gerusalemme est, ed è stato ucciso dalla polizia. Il Jerusalem Post scrive sul suo sito che si tratta del 21enne palestinese Alqam Khairi, residente nel campo profughi di Shuafat. Non avrebbe precedenti per terrorismo. Avrebbe sparato all'interno della sinagoga di Ateret Avraham durante la preghiera del venerdì sera, poi ha inseguito le persone che cercavano di scappare. La sua fuga in auto è stata fermata dagli agenti della polizia israeliana contro cui il 21enne ha sparato e nel conseguente conflitto a fuoco è stato ucciso. Subito dopo c'è stato un blitz delle forze israeliane nel campo profughi dove viveva il terrorista. 

 

''Il governo italiano condanna con forza il vile attentato terroristico di Gerusalemme ed esprime il suo cordoglio e la sua vicinanza allo Stato d'Israele e a tutto il suo popolo" si legge in una nota di palazzo Chigi. "Sono sconvolto dalla notizia dell'attacco alla sinagoga di Gerusalemme, durante lo Shabbat" twitta il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "Un atto di terrore, ancora più orrendo nel giorno in cui commemoriamo la Shoah. I nostri pensieri e le nostre preghiere vanno alle vittime e ai loro cari".

 

Si tratta della strage più grave dal 2008, quando un palestinese era entrato con un fucile mitragliatore in una scuola religiosa uccidendo otto studenti. Intanto dopo l’attacco, si sono viste scene di giubilo nella Striscia di Gaza. Il movimento islamista Hamas, che governa de facto l’enclave, ha festeggiato attraverso gli altoparlanti delle moschee, senza però rivendicare l’azione. Nell’enclave costiera si sono sentiti anche spari nell’aria mentre numerosi automobilisti suonavano il clacson gridando "Dio è grande".  "Salutiamo l'azione jihadista e di resistenza nella città di Gerusalemme. L'eroica operazione arriva come vendetta per i martiri di Jenin" ha dichiarato il portavoce di Hamas, Hazem Qassem, commentando l'attentato a Gerusalemme. "L'operazione a Gerusalemme è una risposta naturale al crimine dell'occupazione a Jenin", ha rimarcato.

 

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