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Ucraina, l'analista Cella: da Zelensky smacco a Putin. Cosa pensano in Russia

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è negli Stati Uniti per vedere Joe Biden ma la visita che imbarazza la Russia è quella di ieri, nel punto più caldo del fronte della guerra. Zelensky a Bakhmut, nella parte orientale dell'Ucraina colpita ogni giorno dai bombardamenti russi, ha incontrato e premiato i militari ucraini: "Non rinunceremo alla nostra terra", ha detto alle forze armate impegnate nel conflitto. 

 

Giorgio Cella, analista e docente universitario, intervenendo a Rainwes 24 sottolinea come la mossa di Zelensky, oltre a dimostrare un certo coraggio, sia anche uno "smacco per Putin". "Siamo in un'area contesissima, dove i russi stanno cercando di sfondare le linee ucraine già da settimane ma con successi molto relativi", spiega l'analista. C'è un simbolismo evidente, spiega Cella, riguardo il "coraggio del leader e della sua nazione in guerra", ma anche nel sottolineare le difficoltà del nemico. La visita di un capo di Stato nel fronte più caldo della guerra, in effetti, deve apparire in Russia un affronto. 

 

Anche perché, conclude Cella, "i russi non avrebbero mai pensato che l'operazione militare speciale, come l'hanno chiamata, sarebbe durata ormai quasi un anno. E invece siamo ancora qui e il fatto che Zelensky sia andato a Bakhmut è significativo".

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