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Scontri dopo Francia-Marocco, 14enne travolto e ucciso a Montpellier

Luca De Lellis
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Una festa che si trasforma in tragedia. A Montpellier, in Francia, un ragazzo di 14 anni è morto dopo essere stato investito nel bel mezzo del delirio tra tifosi per la vittoria dei transalpini nella semifinale del Mondiale contro il Marocco. Finito l’incontro - con i Blues che volano in finale di Qatar 2022 e sfideranno l’Argentina - sono cominciati gli scontri tra francesi e marocchini scesi in strada. A documentare l’accaduto c’è un video postato su Twitter, che riprende un’auto bianca bloccata nella folla che parte a razzo e investe l’adolescente, poi scappa.

 

Nulla da fare per il ragazzo, come riportato anche dalla prefettura dell’Herault. Trasportato in codice rosso in ospedale, non è sopravvissuto all’impatto. L’automobilista è fuggito e la polizia locale sta ancora cercando di trovarlo. Ma il veicolo è stato rinvenuto dagli investigatori a pochi chilometri di distanza dal luogo dell’omicidio, e subito è stato messo sotto sequestro. Le autorità hanno poi assicurato che “le indagini stanno procedendo rapidamente”.

 

Il ministro dell’Interno francese Gerald Darmanin, conoscendo la nutrita presenza della comunità marocchina nel Paese, aveva disposto la mobilitazione di 10mila poliziotti in tutte le principali città francesi, con 2.200 uomini solo nelle strade di Parigi. Ma anche lì, così come a Nizza, si sono registrati momenti di tensione e di violenza, con la polizia costretta a caricare per dividere la folla ed evitare che la situazione degenerasse. Il tutto si è concluso con qualche arresto per possesso di ordigni pericolosi, razzi o petardi. Ma, almeno nelle altre città, nessuno ha perso la vita. Quella stessa vita che è stata negata al quattordicenne di Montpellier.

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