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Romania, la Nato dispiega i carri armati Leclerc. L'arma contro l'invasione russa

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Non ci sono spiragli di pace o anche solo di negoziati concreti nella guerra in Ucraina. La situazione è da mesi su un crinale pericolosissimo, tanto che la possibilità che il presidente russo Vladimir Putin lanci un'offensiva che coinvolga le forze occidentali è reale. La Nato, in caso, è pronta a intervenire come ricorda la Stampa che fornisce i dettagli delle ultime esercitazioni dell'Alleanza atlantica a ridosso del teatro di guerra. Nella base militare di Cincu, in Romania, il Patto atlantico ha dispiegato 750 soldati "pronti ad entrare in azione in caso di un attacco da terra dalla Russia. Sono arrivati a maggio e fanno parte di quel rafforzamento delle difese disposto dall'Alleanza atlantica per reagire a Putin", scrive il quotidiano.

 

Le grandi manovre in Romania rappresentano un nuova livello d'attenzione. Da alcune settimane sono stati inviati 20 mezzi corazzati e 13 carri armati Leclerc, al centro di una nuova esercitazione. Il cingolato che prende il nome dal maresciallo Philippe Leclerc de Hauteclocque è un carro armato da combattimento francese di terza generazione, prodotto da Nexter a Roanne, e dall'inizio della guerra in Ucraina non era mai stato schierato. 

 

L'arma di terra della Nato contro un possibile attacco russo è un mezzo corazzato capace di sparare fino a 4 chilometri di distanza, in movimento e su un bersaglio in movimento. Raggiunge i 72 chilometri all'ora. Nell'esercitazione "Eagle Zori" del Battle Group a Cincu  il Leclerc è stato provato in ambito Nato dalle forze francesi, olandesi e romene simulando l'avvistamento di un nemico e il tentativo di incursione dello stesso. L'esercitazione ha coinvolto droni, fanteria leggera, mortai, genieri, tiratori scelti e lo stesso Leclerc. 

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