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Iran, la Procura generale smantella la polizia morale

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L'Iran abolisce la polizia morale. Lo ha annunciato il Procuratore generale di Teheran dopo le proteste di piazza e la morte di Masha Amini, rea di indossare il velo in modo non appropriato. Nonostante l'annuncio, però, nel Paese asiatico c'è ancora molta incredulità. E ci si chiede cosa si nasconda dietro questo annuncio. L’Iran «ha abolito la polizia morale», la forza che controllava l’abbigliamento delle persone e che arrestava le donne che non si coprivano secondo i codici dettati dal regime della Repubblica islamica. A renderlo noto il procuratore generale del Paese, Mohamad Jafar Montazeri, in un incontro con il clero a Qom. «La polizia morale non ha niente a che fare con la magistratura ed è stata abolita da chi l`ha creata», ha detto il procuratore generale.

 

 

 

Lo stesso procuratore - riporta Radio Farda - «ha riconosciuto che il sistema giudiziario iraniano non persegue dichiaratamente lo scioglimento di questa Polizia della sicurezza sociale ma i recenti incidenti, in riferimento alle proteste, hanno portato l’apparato della sicurezza a cercare «una soluzione prudente a questo problema». La «Polizia Morale», ovvero la Pattuglia Irshad, è stata oggetto di sanzioni internazionali per la repressione della popolazione durante le proteste, in particolare del suo leader a Teheran, Ahmad Mirzaei. Montazeri ha quindi annunciato che il Parlamento iraniano sta lavorando assieme a un organismo speciale presieduto dal Capo dello Stato, Ebrahim Raisi, a una modifica della legge sull’uso obbligatorio del velo islamico.

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