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Jens Stoltenberg: per l'Ucraina le porte della Nato sono aperte

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Ucraina nella Nato, guerra alla Russia e ruolo della Cina sullo scacchiere mondiale. Sono questi i temi toccati dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, a margine della ministeriale Esteri a Bucarest. «La Russia sta usando l’inverno come arma di guerra, cosa che provoca molta sofferenza nel popolo ucraino». Anche per questo «continueremo a fornire sostegno senza precedenti all’Ucraina - ha detto Stoltenberg - Ci aspettiamo altri attacchi perché Vladimir Putin sta fallendo e non è in grado di conquistare territori. Abbiamo preso decisioni sulla membership dell’Ucraina e della Georgia nel 2008, ricordo molto bene quel vertice. Da allora abbiamo rafforzato i rapporti» con Tbilisi e Kiev. «Mi aspetto che i ministri degli Esteri ribadiscano» il concetto che «la porta della Nato è aperta. Lo abbiamo dimostrato consentendo a Macedonia e Montenegro di diventare membri, ora Finlandia e Svezia» stanno per entrare nell’Alleanza. «Sull’Ucraina abbiamo dichiarato che diventerà un membro della Nato. Mi aspetto che i ministri reiterino questa posizione», conclude.

 

 

 

Poi i riflettori si accendono su Pechino e sul suo ruolo nei rapporti di forza internazionali. «La Cina sta intensificando la modernizzazione militare e aumentando la sua presenza dall’Artico ai Balcani occidentali - ha proseguito Stoltenberg - Dallo spazio al cyberspazio. La guerra in Ucraina ha dimostrato la nostra pericolosa dipendenza dal gas russo. Questo dovrebbe anche portarci a valutare le nostre dipendenze da altri Stati autoritari. Non ultima la Cina. Dipendiamo dalla Cina per alcuni componenti e materiali chiave, così come per molte delle nostre filiere. Continueremo a commerciare e impegnarci economicamente con la Cina ma dobbiamo essere consapevoli delle nostre dipendenze, ridurre le nostre vulnerabilità e gestire i rischi».

 

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