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Guerra Ucraina, licenziato il giornalista del "missile russo" in Polonia

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Licenziato per la notizia sbagliata che ha tenuto il mondo con il fiato sospeso per una notte. La Associated Press, agenzia di stampa internazionale con sede negli Stati Uniti, ha licenziato il giornalista che nella notte del 15 novembre ha dato per primo la notizia del missile caduto in territorio polacco che ha ucciso due persone. Il primo lancio dell'agenzia affermava che il missile caduto la scorsa settimana in Polonia fosse stato lanciato dalla Russia. Secondo quanto riporta il Washington Post, il 35enne James LaPorta è stato licenziato dopo una breve indagine, riferiscono persone all’interno dell’agenzia stampa americana.

 

Mentre dalla Polonia arrivavano le notizie delle due persone rimaste uccise nell’esplosione in una fattoria vicina al confine ucraino, il flash dell’agenzia - in cui si citava una fonte anonima dell’intelligence Usa che diceva che "un missile russo era caduto nel territorio di un Paese membro della Nato" - ha contribuito ha far crescere la tensione globale e l’ansia per una possibile escalation del conflitto. Con il passare delle ore, però, è emerso un quadro diverso, cioè che a cadere sul territorio polacco era stato un missile della contraerea ucraina. A questo punto, l’Ap ha mandato in rete una correzione, in cui ammetteva che la fonte citata si era sbagliata e che le indagini successive "mostravano che il missile era di fabbricazione russa e molto probabilmente sparato dall’Ucraina per difendersi da attacco russo".

 

Il giornalista americano, però, è stato licenziato per non aver soddisfatto gli standard interni dell'agenzia di stampa di riferimento degli Stati Uniti. LaPorta nel suo lancio infatti ha citato una sola fonte, quella di un ufficiale esperto dell'Intelligence americana secondo cui il missile era russo non le tre previste dal codice interno. 

 

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