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Putin: la guerra era "inevitabile". Ucraina, la provocazione all'Occidente

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La guerra in Ucraina era in qualche mura impossibile da evitare. Il presidente russo Vladimir Putin è intervenuto in una celebrazione sulla Piazza Rossa di Mosca per la Giornata dell’Unità Nazionale, affermando che il confronto con il "regime neonazista" a Kiev era "inevitabile". Putin ha aggiunto che la Polonia non ha mai abbandonato i suoi sogni di "inghiottire parti dell’Ucraina", scrive l’agenzia Ria Novosti. 

 

"È l'Ucraina, il popolo ucraino, la prima e principale vittima della deliberata sublimazione dell'odio" dell'Occidente "verso i russi, verso la Russia", ha detto Putin in un breve discorso in cui ha spiegato che la Russia ha bloccato i "tentativi di distorcere la storia". "Abbiamo posto a questi tentativi una solida barriera. La storia e la cultura nazionale sono la base dell'identità, della nostra mentalità, dei valori tradizionali, dell'istruzione dei giovani e dello stato russo". Mentre, ha insistito, l'Occidente non considera l'Ucraina. "Lo vediamo anche nella natura delle ostilità. In generale, è come se gli ucraini non esistessero. Vengono gettati in un forno, e basta", ha detto lo Zar.

 

Putin in precedenza aveva chiesto di evacuare gli abitanti della regione occupata di Kherson dalle aree dei combattimenti. Le autorità filo-russe installate da Mosca nella regione hanno proclamato un coprifuoco di 24 ore in vista di quella che potrebbe essere l’offensiva ucraina contro la città. Kherson è la più grande città dell’Ucraina sotto il controllo della Russia, che l’ha annessa a settembre. "Ora, ovviamente, coloro che vivono" nell'area "devono essere allontanati dalla zona delle azioni più pericolose", riporta l'agenzia Tass. "La popolazione civile non dovrebbe subire bombardamenti né offensive, controffensive o altre misure relative alle operazioni militari", ha aggiunto Putin.

 

Intanto, si apprende che Putin ha firmato una legge che abolisce il divieto di arruolamento dei cittadini che hanno una condanna "non cancellata o in sospeso" per un reato "grave". 

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