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Rischio guerra nucleare, "Putin è disperato". La rivelazione del big della Finanza

Giada Oricchio
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Putin disperato e Italia anello debole dell’Ue. Non è tenero il giudizio di Bill Browder sul Bel Paese. In un’intervista al quotidiano “La Stampa”, il finanziere britannico diventato ricco in Russia durante i rocamboleschi anni ’90 e successivamente messo al bando dal regime, ha sostenuto: “Putin è disperato e quando lo è diventa ancora più aggressivo, repressivo e pericoloso. Gli ucraini lo hanno messo nell’angolo perché hanno letteralmente fatto fuori metà delle truppe russe”.

Browder ritiene che il presidente russo sia a un bivio: “Può ritirarsi e cedere, ma se lo fa perde ogni autorità e non può farlo perché se un dittatore cede perde ogni posizione. Non può arrendersi. La seconda scelta è reclutare altri soldati, ma questi non sanno combattere e non vogliono farlo. Perciò è un uomo capace di tutto (…). Temo che dovremo avere a che fare con questo individuo per molto più a lungo di quanto la gente possa immaginare”.

Il magnate, oggi scrittore, ha parlato anche dei rapporti dell’Italia con la Russia sostenendo che prima dell’invasione dell’Ucraina era convinzione della maggior parte degli osservatori internazionali che l’Italia fosse “molto gentile” con il Cremlino perché importava quasi tutto il gas dal regime: “Ci sono diverse storie incredibili di Berlusconi con Putin, e di Salvini, o altri. L’Italia è sempre stata una delle parti deboli dell’Ue sulla Russia. Draghi è stato “first class”, ma ora non c’è più. Non ho una chiara idea su Giorgia Meloni, ma di solito chi viene dalla destra radicale alla fine è simpatetico con Putin. E ieri ho visto che la Russia ha riaperto il gas all’Italia, un favore che non fa alla Germania”.

Secondo il finanziere, il nostro Paese è meno corruttibile dell’Ungheria di Orban perché più instabile politicamente (“ogni anno c’è un nuovo premier”) però aggiunge impietoso: “Da voi da voi c’è sempre stata questa corrente sotterranea di profonda simpatia per la Russia. L’Italia non è mai stata entusiasta delle sanzioni alla Russia”.

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