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Ucraina, Erdogan rilancia i negoziati ma Zelensky frena: "Niente pace senza ritiro dei russi"

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Rilanciare il processo di pace tra Mosca e Kiev, mettere in sicurezza la centrale nucleare di Zaporizhzhia e implementare l'accordo sull'esportazione via mare del grano ucraino. Questi gli obiettivi del presidente turco Recep Tayyip Erdogan che per la prima volta dall'inizio della guerra ha raggiunto l'Ucraina. Erdogan, che ha assunto il ruolo di mediatore nel conflitto, ha affermato di essere "personalmente convinto" che la guerra finirà al tavolo dei negoziati, ha esortato la comunità internazionale ad assumersi maggiori responsabilità per il rilancio del processo diplomatico, e si è detto pronto a facilitare la ripresa dei colloqui.

 

 



Ma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, al termine dell'incontro con l'omologo turco e il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, ha messo in chiaro che i negoziati potranno riprendere solo quando Mosca ritirerà le sue truppe dai "territori occupati illegalmente". Una richiesta che difficilmente il Cremlino vorrà esaudire e che frena le aspettative di una ripresa dei negoziati a stretto giro. Zelensky ha incontrato prima Erdgan, al Palazzo Potocki di Leopoli, e poi i due leader hanno avuto un vertice trilaterale con Guterres, durato circa 40 minuti. I tre hanno discusso della situazione nell'area di Zaporizhzhia, colpita da frequenti bombardamenti dei quali Mosca e Kiev si sono incolpate reciprocamente. Guterres ha avvertito che qualsiasi danno alla centrale sarebbe "un suicidio". Zelensky ha chiesto all'Onu di garantire la sicurezza dell'area e la sua smilitarizzazione. "Non vogliamo una nuova Chernobyl", ha chiarito Erdogan. Secondo la presidenza ucraina, Zelensky e Guterres hanno raggiunto un accordo per una missione dell'Aiea nell'impianto. Ma non è chiaro se il Cremlino accetterà i termini proposti. Kiev e Ankara hanno invece siglato un accordo per la ricostruzione delle infrastrutture ucraine, come strade, scuole e ospedali, distrutte dalla guerra. I media turchi, prima dell'incontro tra i leader, hanno anticipato che Erdogan avrebbe proposto a Zelensky un incontro con Putin. E, secondo Cnn Turk che cita fonti russe, Putin avrebbe aperto a questa eventualità durante il vertice di Sochi del 5 agosto. I leader non ne hanno parlato esplicitamente in conferenza stampa e la richiesta di Zelensky del ritiro delle truppe russe sembra allontanare questa ipotesi.

 



Quel che è certo però è che Erdogan informerà il presidente russo dell'esito dei colloqui di Leopoli. Sul campo la situazione resta drammatica. Almeno 17 persone sono state uccise e 42 sono rimaste ferite in pesanti attacchi missilistici russi nella regione di Kharkiv. Mosca ha dichiarato che l'attacco ha colpito una base di mercenari stranieri nell'area, uccidendo 90 combattenti. Ad aumentare le tensioni, l'esercito russo ha annunciato di aver schierato aerei da guerra armati con missili ipersonici di ultima generazione nella regione di Kaliningrad. Il ministero della Difesa ha riferito che tre caccia MiG-31 con missili ipersonici Kinzhal sono arrivati alla base aerea di Chkalovsk, nell'enclave del Mar Baltico circondata da due Paesi della Nato, Lituania e Polonia, come parte di "misure aggiuntive di deterrenza strategica". Gli aerei da guerra saranno messi in allerta 24 ore al giorno. 

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