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Il ministro russo Lavrov a valanga contro Europa e Stati Uniti: "Hanno dichiarato la guerra totale"

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"L’Occidente ha dichiarato una guerra totale" alla Russia, "all’intero mondo russo, nessuno adesso lo nasconde". Il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, torna a usare toni durissimi con Stati Uniti ed Europa. Le frasi del capo della diplomazia del Cremlino sono riportate dall’agenzia di stampa russa Tass. In sintesi, Lavrov ha dichiarato che gli Usa e i loro alleati stanno moltiplicando gli sforzi per contenere la Russia: "Vedete come gli Stati Uniti e i loro satelliti stanno raddoppiando, triplicando, quadruplicando i loro sforzi per contenere il nostro Paese, utilizzando un’ampia gamma di strumenti, dalle sanzioni economiche unilaterali alla propaganda completamente falsa nello spazio dei media globali".

 

Il ministro degli Esteri russo ha aggiunto che "in molti Paesi occidentali una russofobia quotidiana senza precedenti, con nostro grande rammarico, è incoraggiata dai circoli governativi". "La cultura della cancellazione della Russia e di tutto ciò che è connesso al nostro Paese sta già raggiungendo il limite dell’assurdo. Sono banditi i classici: Tchaikovsky, Dostoevskij, Tolstoj, Puskin. Sono perseguitate anche le figure della cultura e dell’arte nazionale che oggi rappresentano la nostra cultura. In generale, posso dire con sicurezza che questa situazione resterà con noi per molto tempo", ha detto 
Lavrov.

 

Per il ministro nella federazione non c'è dissenso sull'operato del presidente russo Vlasdimir Putin e la sua politica estera che "si basa su un ampio sostegno pubblico", riporta Ria Novosti, "sostenuto dalle forze politiche chiave del nostro Paese, dalle principali associazioni pubbliche e imprenditoriali". 

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