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Taiwan, l'allarme dell'intelligence Usa: "Può scoppiare un'altra guerra". Il rischio invasione

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Giada Oricchio
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Ucraina e Taiwan legate dallo stesso drammatico destino? I servizi segreti americani dicono di sì. L’invasione del Paese guidato da Zelensky da parte della Russia non ha dissuaso il governo di Pechino dalla pianificazione di un’operazione simile, tutt’altro. Il conflitto in corso viene studiato dal presidente Xi Jinping per valutare come e quando agire per riprendersi l’isola di Formosa (situata tra il Giappone e le Filippine, conta circa 23 milioni di abitanti) e non restare impantanato come Putin. Avril Haines, vicedirettrice della CIA, in audizione alla Commissione Forze armate del Senato statunitense, ha lanciato l’allarme: Pechino sta addestrando l’esercito: “La possibilità di un’invasione entro il 2030 è alta”.

Taiwan ha proclamato la propria indipendenza da pechino nel 1949, ma la Cina non l’ha mai riconosciuta e la considera una “provincia ribelle” da riunificare con un intervento militare appena le condizioni saranno ritenute favorevoli. Secondo l’intelligence americana Xi Jinping progettava di invadere l’isola dopo aver ricevuto il terzo mandato dal 20° Congresso del Partito comunista in autunno, ma le difficoltà incontrate da Mosca in Ucraina e la reazione compatta dell’Occidente avrebbero spinto il governo di Pechino a congelare le manovre, ma non a rinunciare. William Burns, capo della Cia, si è detto convinto che l’attuale guerra viene analizzata dai generali della Repubblica popolare cinese per capire quali errori non commettere pianificando bene il “come e quando” e dalla Repubblica di Cina di Taiwan per comprendere come organizzare la difesa in caso di attacco.

 

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