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Scontro nella Chiesa, il Patriarca Kirill è furioso con Papa Francesco: “Toni sbagliati e deplorevoli”

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Il Patriarca Kirill risponde a Papa Francesco. “È deplorevole che un mese e mezzo dopo la conversazione con il Patriarca Kirill, Papa Francesco abbia scelto il tono sbagliato per trasmettere il contenuto di questa conversazione” il contenuto di una nota del servizio di comunicazione del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne della Chiesa ortodossa russa pubblicata da Interfax.

 

 

Il riferimento è all'intervista rilasciata dal Pontefice al Corriere della Sera, in cui Bergoglio, riportando la conversazione avuta con Kirill, ha raccontato di avergli detto: "Fratello, noi non siamo chierici di Stato, non possiamo utilizzare il linguaggio della politica, ma quello di Gesù. Siamo pastori dello stesso santo popolo di Dio. Per questo dobbiamo cercare via di pace, far cessare il fuoco delle armi. Il Patriarca non può trasformarsi nel chierichetto di Putin”. Le parole del numero uno della Chiesa romana ha fatto storcere la bocca a Kirilli: “È improbabile che tali affermazioni contribuiscano all'instaurazione di un dialogo costruttivo. Un dialogo che è particolarmente necessario in questo momento”.

 

 

Nel frattempo la Commissione europea ha presentato il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia. Dopo la consultazione separata con i singoli Stati avvenuta nel fine settimana, la presidente Ursula von der Leyen ha annunciato a Strasburgo nella plenaria del Parlamento Ue le nuove misure contro il Cremlino, che dovranno ora essere approvate formalmente dagli Stati membri in Consiglio. Saranno sanzionati "ufficiali militari di alto rango e altre persone che hanno commesso crimini di guerra a Bucha e che sono responsabili dell'assedio disumano della città di Mariupol", ha annunciato von der Leyen. Secondo alcune indiscrezioni, anche il Patriarca Kirill, capo della Chiesa ortodossa russa, potrebbe essere incluso nella lista.

 

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