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Ucraina, Putin fa arrestare il "ministro dell'Interno" di Lugansk. I servizi segreti di Kiev: prime epurazioni nel Donbass

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Di pari passo alle epurazioni e alle purghe tra i funzionari russi che hanno consigliato Vladimir Putin per l'intervento militare in Ucraina, proseguono anche le rimozioni e gli arresti degli ufficiali di Mosca al fronte. La guerra non va come previsto dal Cremlino, e nomi fino a ieri importanti ne fanno le spese. L'ultimo caso è quello che fa trapelare l’intelligence del ministero della Difesa dell’Ucraina, secondo cui la Russia ha iniziato a "fare pulizia" tra le proprie fila anche nelle aree occupate del Donbass. Il Kyiv Independent scrive che il servizio segreto interno di Mosca, FSB, ha arrestato il maggiore Igor Kornet nell’Oblast di Lugansk. L'ufficiale e politico sarebbe attualmente detenuto in un centro a Rostov sul Don in Russia.

 

Secondo le fonti ucraini Kornet sarebbe il leader del "Ministero degli affari interni della LPR", la sedicente repubblica separatista e filorussa di Lugansk, insomma un uomo di primo piano per i russi nella regione ora occupata dalle forze di Mosca. L'arresto "ha provocato una reazione negativa da parte delle forze dell'ordine e della leadership politica della 'repubblica', che lo valutano come l'inizio di cambiamenti nel blocco di potere del quasi-stato”, afferma l'intelligence ucraina citata dal quotidiano di Kiev. 

 

Il cambio di generali e vertici militari anche nel Donbass, secondo gli 007 di Kiev, è un segnale che la Russia sta cercando di mobilitare risorse umane nei territori intorno a Lugansk "per compensare rapidamente le perdite" militari "e continuare le ostilità contro l'Ucraina".

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