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Stupri a bambine, atrocità e crimini di guerra: la crudeltà senza fine nel conflitto in Ucraina

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I ministri degli esteri di Gran Bretagna e Italia a muso duro contro la Russia. Le immagini dei corpi ammassati sulle strade di Bucha e le numerose segnalazioni di stupri su donne inermi da parte dell’esercito russo hanno scatenato la reazione mediatica dell’Occidente. “Lo stupro è un'arma di guerra. Nonostante non sappiamo ancora la portata totale di questo uso in Ucraina, è già chiaro che faceva parte dell'arsenale della Russia. Donne stuprate davanti ai loro figli, bambine davanti alle loro famiglie, come deliberato atto di soggiogamento. Lo stupro è un crimine di guerra” la durissima accusa su Twitter dell'ambasciatrice del Regno Unito in Ucraina, Melinda Simmons.

 

 

Anche Luigi Di Maio, rappresentante del governo italiano, ha usato il social network per esprimere il proprio dissenso: “Da Bucha immagini agghiaccianti. Corpi di civili ucraini a terra, uccisi, con le mani legate. Crudeltà, morte, orrore. Accertare il prima possibile l'esistenza di crimini di guerra. Queste atrocità non possono restare impunite. Con il popolo ucraino, la guerra russa va fermata”

 

 

Nel frattempo diversi missili russi hanno colpito il porto ucraino di Mykolaiv, sul Mar Nero. Lo riferisce Anton Gerashchenko, collaboratore del ministero dell'Interno ucraino, citato dal Guardian. Le forze russe hanno attaccato diversi porti del sud dell'Ucraina, compresi Odessa, Mykolaiv e Mariupol, mentre provano a isolare l'Ucraina dal Mar Nero e creare un corridoio terrestre dalla Russia alla Crimea.

 

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