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I medici tedeschi vogliono il lockdown. Che succede in Germania

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Un ritorno immediato a restrizioni severe per contenere la terza ondata di Covid-19: è questo l’accorato appello lanciato dall’Associazione tedesca dei medici di terapia intensiva, proprio nel momento in cui il governo le ha allentate. «Sulla base dei dati di cui disponiamo e a causa della diffusione della variante britannica, raccomandiamo molto fortemente di tornare subito a un lockdown per impedire una forte terza ondata», ha dichiarato alla radio pubblica tedesca Christian Karagiannidis, direttore scientifico dell’Associazione dei medici di terapia intensiva.

 

 

Un appello giunto all’indomani delle due prime elezioni regionali nei laender della Renania Palatinato e nel Baden Wurttemberg, che hanno aperto la strada ad un lungo anno elettorale, che si concluderà con l’uscita di scena della cancelliera Angela Merkel, in carica da 16 anni.

 

 

Dall’8 marzo il Paese ha ripreso il suo percorso di cauta riduzione delle restrizioni con la riapertura di una parte dei negozi non essenziali su tutto il territorio nazionale, la possibilità di riunioni in casa con un massimo di cinque persone (senza contare i minori di 14 anni). Da novembre, gli unici passi verso la normalità in Germania erano stati la riapertura delle scuole dopo una pausa di due mesi a partire dal 22 febbraio, anche se sono in realtà tornati in classe solo gli studenti dei primi anni delle elementari, in piccoli gruppi e con orario limitato. Pochi giorni fa Lothar Wieler, presidente del Robert Koch Institute, ha avvertito «chiari segnali che in Germania la terza ondata è già iniziata». In media si stanno registrando oltre 14 mila nuovi casi al giorno, in aumento di 2.400 rispetto alla settimana precedente.

 

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