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Follia giapponese: sugli aerei finti vacanze virtuali per battere il virus

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L'uomo d'affari giapponese Katsuo Inoue ha scelto l'Italia per le vacanze estive di quest'anno, si è goduto il comfort della classe business e si è immerso tra le attrazioni di Firenze e Roma. Il tutto senza mai lasciare Tokyo.

Non è uno scherzo ma quello che sta accadendo in Giappone, dove la società di intrattenimento Tokyo First Airlines ha organizzato dei viaggi in realtà virtuale, registrando un numero crescente di clienti che, salendo sugli aerei finti, superano così le restrizioni del coronavirus. 

"Vado spesso all'estero per lavoro, ma non sono stato in Italia", ha detto Inoue a Reuters. "La mia impressione è stata piuttosto buona perché ho avuto la sensazione di vedere effettivamente le cose lì."

 

 

I viaggiatori siedono in posti di prima classe o di classe business in una finta cabina di una compagnia aerea dove vengono serviti pasti e bevande durante il volo, con monitor a schermo piatto che mostrano le immagini esterne dell'aereo, comprese le nuvole di passaggio. Gli occhiali per la realtà virtuale - si legge sul New York Post - offrono tour in ​​svariate destinazioni tra cui, oltre alle città italiane della cultura, spiccano Parigi, New York e le Hawaii.

Il coronavirus ha causato la sospensione della maggior parte dei viaggi dal Giappone. La più grande compagnia aerea del paese, ANA Holdings, ha rivelato che il numero di voli verso destinazioni straniere sui propri aerei è diminuito del 96% a giugno. L'International Air Transport Association (IATA) ha previsto il mese scorso che bisognerà aspettare fino al 2024 per il recupero del numero di passeggeri globali.

Alla First Airlines, dove ai "passeggeri" viene persino offerta una dimostrazione di sicurezza prima del volo con un giubbotto di salvataggio e una maschera per l'ossigeno, le prenotazioni sono aumentate di circa il 50% dall'inizio della pandemia, secondo la compagnia. "Riceviamo alcuni clienti che normalmente si recano alle Hawaii ogni anno e possono sperimentarne un po' qui", ha detto il presidente, Hiroaki Abe.

Il Giappone ha registrato oltre 50.000 casi di coronavirus, con poco più di mille morti, secondo l'emittente pubblica NHK. Una seconda ondata di infezioni, che si è accelerata a luglio, ha offuscato le aspettative di una ripresa dei viaggi interni.

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