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Psicosi Coronavirus dalla Cina: la paura è già mondiale

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I casi e le vittime del Coronavirus aumentano. Oggi l'Oms dirà se è anche emergenza internazionale

Antonio Sbraga
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È mutante e più contagioso della vecchia Sars: il nuovo Coronavirus spaventa e miete vittime. L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha rinviato ha deciso di rinviare a oggi la decisione se dichiarare o meno l'emergenza di sanità pubblica a livello internazionale. Lo ha annunciato in una conferenza stampa a Ginevra, dopo la riunione del comitato d'emergenza, il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, che ha parlato di «un'eccellente discussione», ma della «necessità di avere più informazioni». «Noi prendiamo la situazione in modo estremamente serio e prenderò una decisione dopo le opportune valutazioni di tutti i dati», ha aggiunto Tedros, che ha poi definito «la leadership e l'intervento del presidente Xi e del premier Li preziosissimi, così come tutte le misure prese per rispondere all'epidemia». Per approfondire leggi anche: Il virus è nato dai pipistrelli In Cina le province colpite dall'epidemia sono 24, il numero dei morti è salito a 17, con più di 540 casi confermati, alimentando i timori di contagio da un'infezione che si sospetta provenga da animali selvatici commercializzati illegalmente. La città cinese di Wuhan, individuata come epicentro del focolaio di questo virus molto simile alla Sars (stessa famiglia, ma «può mutare e propagarsi più facilmente», avvertono le autorità sanitarie) ha esortato tutti a tenersi lontani. Da oggi sospesi i mezzi pubblici. Il sindaco di Wuhan, Zhou Xianwang, ha ininvitato i residenti a non lasciare la città e i visitatori a evitarla, in modo da ridurre la possibilità di trasmissione di questo ceppo, simile all'influenza e finora sconosciuto, che si sospetta sia emerso da un mercato di animali della città. Nella quale ora è stato imposto l'obbligo di indossare mascherine protettive in tutti i luoghi pubblici, dai negozi ai trasporti, dai musei ai bar. A differenza del precedente caso della sindrome acuta respiratoria grave (Sars), che tra il 2002 e il 2003 uccise quasi 800 persone, questa volta il governo cinese non ha imposto la segretezza. «La Cina ha adottato “severe misure di controllo e prevenzione” per contrastare l'epidemia del coronavirus”, ha assicurato il presidente Xi Jinging durante una telefonata con il collega francese Emmanuel Macron. «La Cina - ha spiegato Xi - è disposta a collaborare con la comunità internazionale per rispondere efficacemente all'epidemia e mantenere la sicurezza sanitaria in tutto il mondo”. Anche per cercare di evitare il panico proprio nel periodo in cui milioni di persone si mettono in viaggio per festeggiare il Capodanno lunare, che inizia domani. Per la vera festività, quella del 25 gennaio, ogni anno 3 milioni di persone si mettono in viaggio in Cina e all'estero: la Corea del Nord ha già vietato l'ingresso ai turisti stranieri perché la maggior parte dei visitatori nel Paese è proprio costituita da cinesi o persone che passano per la Cina. «L'aumento della mobilità del pubblico ha oggettivamente aumentato il rischio di diffusione dell'epidemia - ha detto Li Bin, viceministro della National Health Commission - Le prove mostrano che la malattia è stata trasmessa attraverso il tratto respiratorio e c'è la possibilità di una mutazione virale». Una persona, arrivata con un treno ad alta velocità da Wuhan, è risultata il primo caso di contagio registrato a Hong Kong e messa in isolamento in un ospedale dell'ex colonia britannica. Ma anche le autorità sanitarie degli Stati Uniti si apprestano ad annunciare il primo caso in America del nuovo coronavirus: sarebbe stato registrato nello Stato di Washington, stando almeno a quanto riferito da una fonte federale citata dalla Cnn. Il paziente, che era stato ricoverato per polmonite la scorsa settimana, era stato di recente proprio a Wuhan. Ma la Casa Bianca tende a tranquillizzare: «Abbiamo un piano e pensiamo che sarà gestito molto bene. L'abbiamo già gestito molto bene. Il Centro per il controllo dei Disastri (Cdc) è eccezionale. Molto professionale...», ha dichiarato il presidente americano Donald Trump parlando con la stampa a margine del Forum economico mondiale a Davos, in Svizzera. Ma è in un'altra città elvetica, Ginevra, che l'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha convocato un Comitato di emergenza. Una riunione no-stop per stabilire se si tratti o meno di un'emergenza sanitaria globale. Sarebbe la quinta volta in assoluto, anche se agli esperti questo virus pare meno aggressivo di quello della Sars. Secondo David Heymann, che guidò la risposta alla crisi del 2003 per l'Oms, il nuovo virus «è pericoloso per persone anziane o malate, ma non si trasmette facilmente nell'aria, piuttosto attraverso stretto contatto». Anche per il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) il rischio di arrivo in Europa del coronavirus resta “moderato”, ma è alta la probabilità di contagio nei Paesi asiatici. In Tailandia le autorità hanno confermato quattro casi, mentre Giappone, Corea del Sud e Taiwan hanno tutti registrato un caso. E, anche per questi casi, si tratta di persone che erano in arrivo da Wuhan o erano tornate di recente dalla città. Per il ministro alla Salute thailandese, «la situazione è sotto controllo», dopo che tutte le persone entrate in contatto con il contagiato sono state testate. 

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