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"Pronti alla guerriglia urbana a Roma"

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Tra i fiancheggiatori "italiani" della jihad gira questo manuale per l'uso di bombe e armi. Tutti i consigli su come attaccare la Capitale

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A Roma sarà guerriglia urbana. Parola di Isis. Gli jihadisti si preparano all'attacco nella Capitale e in altre città europee e lo mettono nero su bianco sul nuovo sconvolgente ebook del terrore pubblicato in Rete dopo la strage di Parigi. «L'avvento della guerra per la conquista di Roma - scrivono - consisterà principalmente di guerriglia urbana nelle città e nelle strade europee». Si chiama "A mujahid guide", una guida per il combattente, il soldato di Dio, che gira insistentemente in Italia e che l'antiterrorismo ha già intercettato. Il sospetto è che sia stato compilato da chi ha vissuto in Italia e in Europa per molto tempo, acquisendo usi e conoscenze, e ora è in grado di preparare l'attacco perfetto. Nella parte finale della prefazione al libro digitale, a conferma di questo, si legge qualcosa di molto simile ad una firma: «L'autore di questo libro ha studiato la jihad globale per 10 anni, ha conoscenza dei diversi tipi di gruppi della jihad nel mondo, le loro sconfitte e i successi. Spero che beneficerete di questo libro». E in queste pagine lo Stato islamico fornisce nuovi e inquietanti consigli ai «lupi solitari» e alle cellule in sonno sparsi in Occidente per prepararli agli attentati. A loro chiede di comportarsi «come agenti sotto copertura. Questo richiede conoscenze e competenze. In questo libro vi verranno insegnate queste abilità. Verrà insegnato come vivere una doppia vita, come mantenere la vostra vita segreta privata, come sopravvivere in una terra pericolosa, come si può armare e rafforzare i musulmani quando il tempo per la jihad arriva nel paese in cui vivete. In questa guida imparerete come diventare una cellula dormiente, che sarà attiva al momento giusto, quando la Ummah avrà bisogno di voi». E quindi bisogna cambiare nome, look, stile di vita, scegliere un alias e restare il più nascosti possibile. «Se sei un convertito all'Islam - suggerisce l'autore del manuale - dovresti cercare di nascondere il tuo vero Islam, per quanto possibile. Naturalmente devi frequentare la preghiera del venerdì in comunità, ma poi devi andare via rapidamente senza parlare con i fratelli. Nonostante lo sforzo per nascondere la tua vera identità, cerca comunque di evitare ciò che è haram (in arabo proibito, ndr)». Settantuno pagine di puro terrore, dove a far da padrone non sono solo le armi e la preparazione delle bombe. In manuale è anche ricchissimo di istruzioni per l'addestramento fisico in vista dell'azione nel cuore delle nostre città. Qualcosa di diverso insomma da quello che è avvenuto a Parigi o Copenaghen, molto più simile ad una guerra combattuta strada per strada. Il Califfato, dunque, non si arrende. Anzi. Roma è sempre al centro dei suoi proclami. Una città dall'elevato valore simbolico e che, evidentemente, chi ha scritto il manuale conosce già molto bene. Nella parte relativa proprio alla guerriglia urbana da mettere in pratica nella Città Eterna, così come per le strade di altre capitali europee, si legge: «I mujaheddin devono formarsi (fisicamente, ndr) per costruire la loro resistenza, la forza e per acquisire nuove competenze. Andare in palestra e correre nel parco è considerato normale in Occidente. Tuttavia, indossando abiti militari e uno zaino avrai un aspetto anormale. Devi allenarti come una persona normale. Non si può avere un aspetto diverso. Così gli uomini possono indossare una t-shirt e pantaloni da jogging, mentre le sorelle possono andare in palestra solo nelle sessioni femminili o correre su un tapis roulant a casa». Ai mujaheddin è poi consigliato di «correre per un paio d'ore in montagna tutti i giorni, prima di fare colazione». Tutto questo perché «l'avvento della guerra per la conquista di Roma consisterà principalmente di guerriglia urbana nelle città e nelle strade d'Europa. Dunque chiedetevi di che tipo di formazione avete bisogno. Per la guerriglia urbana serve gente capace di correre per entrare e uscire dagli edifici» velocemente. Quindi «correre su e giù per le scale è un ottimo esercizio. Così come imparare a scalare le pareti». L'odio che i terroristi nutrono verso l'Occidente, però, non esclude in alcuni casi anche i loro fratelli, considerai falsi e ipocriti perché «vogliono mostrare al mondo di essere cittadini pacifici» che formalmente si distaccano dall'Islam professato dallo Stato islamico. E così, all'interno dell'ebook è contenuto un avvertimento anche per loro che «stanno spendendo migliaia di euro in campagne per dimostrare quanto siano bravi, ma stanno miseramente fallendo».     LE ARMI Dopo l'addestramento con le normali armi in uso ai combattenti, quali possono essere pistole e khalashnikov, la guida suggerisce di imparare ad usare anche armi definite «rudimentali perché sono facili da utilizzare e perché in molti casi non sono illegali. Questo tipo di armi sono considerate potenzialmente letali, e sono buone anche per l'autodifesa». Quindi secondo il manuale dell'Isis, ai lupi solitari non devono mancare «archi e frecce fatti in casa, balestre, fionde, molotov, fucili ad aria (che sono facilmente rintracciabili nei negozi che vendono articoli per cacciatori), pistole a pellet con punte di metallo». In una delle foto che illustrano il libro digitale, poi, compare anche la foto di una pistola balestra usata per la caccia che si consiglia si usare per gli «attacchi silenziosi». I primi tre esempi di armi presenti in questa lista, poi, possono essere fatte in casa. Quindi, il manuale suggerisce anche dove e come trovare le istruzioni per costruirle: «Utilizzate il browser Tor per ricercare come sono fatte su Wikihow.com». Inoltre avere armi «moderne richiede soldi e fatica. Oltre ad essere letali, poi, queste possono essere pericolose per chi le detiene. Se vi fermano con un'arma di questo genere sarete imprigionati con una condanna molto lunga. Tuttavia, se vi arrestano è sempre meglio dire che fate parte di una banda locale e non di una cellula terroristica islamista» E poi ecco l'elenco dei luoghi dove trovare le armi: «Si trovano di solito nel mercato nero. I musulmani che hanno fatto parte di bande o sono in carcere per reati minori sanno che bisogna contattare gli spacciatori nei posti del mercato clandestino e chiedere loro come fare per acquistarne una».     BOMBE Per quanto riguarda l'utilizzo di ordigni esplosivi la guida del bravo combattente indica le parti necessarie per creare un dispositivo dal sicuro effetto deflagrante. Insieme alle foto, ecco una breve guida su come costruire una bomba. Intanto il manuale indica che sono quattro le parti necessarie: «Serve un contenitore che può essere di qualsiasi dimensione. Una bottiglia o una pentola a pressione portatile, anche una macchina». Poi serve «l'innesco, polvere esplosiva mescolata con lo zucchero, o un elastico acceso manualmente, oppure del liquido infiammabile. Il combustibile, che può essere anche una bomboletta a gas, fertilizzanti, bombolette spray, etc». In ultimo il contenitore dovrà essere riempito do materiali che con l'esplosione arriveranno a colpire dappertutto per ferire la gente. «All'occorrenza potranno essere usati chiodi, sfere metalliche e rocce taglienti». Partendo da queste semplici indicazioni, il lupo solitario potrà costruire molotov, bombe radiocomandate e ogni altra diavoleria per uccidere un gran numero di persone contemporaneamente. Su Youtube comunque, rassicura l'autore, esistono video che mostrano come sono fatti questi ordigni. Anche in questo caso bisogna utilizzare il browser Tor per «navigare in sicurezza». In fondo, aggiunge la guida, «basta vedere cosa accade gettando un deodorante nel fuoco per capire gli effetti».      LA RETE E infine un ultimo consiglio. Per utilizzare la Rete in modo sicuro e senza corre il rischio di essere intercettati dalle forze di polizia, il segreto è usare proprio il browser Tor che consente di navigare «in totale anonimato cancellando l'indirizzo Ip dal quale vi collegate al web».

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