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Il cinema diventa un salotto

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diCARLO ANTINI Altro che film. Oggi al cinema si va per tutt'altro. Le sale si trasformano dal giorno alla notte e la pellicola in prima visione è solo un pretesto per uscire di casa. «Beviamo una cosa in sala?». Sempre più spesso prima e dopo la visione c'è spazio per un drink. Bar e tavolini invadono i corridoi fino a diventare veri e propri locali nel locale, come già accade in molte capitali europee. Il cinema diventa un salotto, con tanto di sale vip, privé, braccialetti e champagne. Parigi fa da battistrada ma siamo certi che la tendenza non tarderà ad affermarsi anche da noi. Intanto le multisale hanno fagocitato il resto diventando una sorta di agorà urbana, con tanto di negozi e ristoranti dove mangiare un boccone prima e dopo il film. Al Warner Village di Roma, ad esempio, si può pattinare sul ghiaccio o ci si ferma davanti alla fontana per guardare show improvvisati. La musica è la nuova protagonista. Le popstar sfruttano il digitale e trasmettono i loro concerti in diretta in decine di sale cinematografiche contemporaneamente. Tra il pubblico sono in pochi a restare fermi in poltrona: ci si alza per ballare e si canta a squarciagola con i propri idoli. Oggi il minimo che può capitare al cinema è restare sbigottiti con un paio di occhiali inforcati sul naso. Non è un'esplosione di problemi alla vista ma la seconda giovinezza del 3D. I cesti con le montature di plastica ci accolgono all'entrata di quello che appare il nuovo luna park cittadino. Tenetevi forte. Si spengono le luci.

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