Mito e arte, Maratea è museo all'aperto

Eccola,la sapiente, venerata in un tempio sulla montagna che digrada nel mare della Basilicata e che alla montagna ha dato il nome, scalzando l'appellativo di Monte San Biagio. Ed eccola, la signora dell'amore, in un altro tempio, in localita Santavenere, diventato poi cristiano. Il mare del mito è anche il leit motiv della kermesse che da oggi anima la perla del Tirreno, in provincia di Potenza. È la prima edizione di MARartEA, il mare del mito appunto, un percorso d'arte che coinvolge tutta l'area del porto di Maratea, dove saranno collocate sculture, installazioni, murales, mosaici, fotografie, creando così una passeggiata artistica «en plein air» dotata di grande fascino per il visitatore. I lavori realizzati dagli artisti, ad evento concluso, verranno donati all'Associazione culturale MARartEA, per il nascente museo del territorio, tutto all'aperto, istituito nella location del porto di Maratea e denominato MARartEA Open Museion. Il programma della «tre giorni» di inaugurazione si presenta ricco di appuntamenti che coinvolgono gli artisti, ma anche musicisti e critici d'arte. Tra gli artisti, un nome d'eccezione: Giovanni Soldini, il più noto velista solitario del mondo, che ha scoperto la sua vena creativa. Così «le vele» di Soldini diventano le «bandiere d'artista» che riconquisteranno all'arte le città del Golfo di Policastro. La bandiera, simbolo di guerra o pace, festa o lutto, «informa» il visitatore, fornendo visivamente dati e simboli sulla sua appartenenza e «comunica» il perché della propria presenza. Saranno coinvolte nell'iniziativa le più importanti località a vocazione turistica che si affacciano nel Golfo di Policastro, cittadine appartenenti a tre Regioni (Basilicata, Calabria, Campania) che si ritrovano abbracciate in un breve, ma bellissimo, tratto di costa. Il progetto prevede che in ognuno di questi territori venga scelto un luogo simbolo e di grande visibilità, possibilmente vicino al mare (ad esempio le torri costiere o i porti), ove collocare una Bandiera d'Artista, allo scopo di «segnare» il territorio così conquistato dall'arte. R. C.