"X Factor", una scommessa targata Rai

E stasera mamma Rai mette in canna una «cartuccia» importantissima: «X Factor», con Simona Ventura. Si tratta di un un «talent show», una sfida tra cantanti esordienti che punta a scoprire e lanciare le star del futuro. Sarà in onda su Raidue il lunedì in prima serata per dodici settimane e con una «striscia» giornaliera alle 19,50, praticamente in contemporanea con i principali tiggì. Condotto da Francesco Facchinetti schiera come giurati e «capisquadra» di tre gruppi di aspiranti cantanti la Ventura e poi Morgan, dei Bluvertigo, e la talent scout Mara Maionchi. In palio, per il vincitore, o la vincitrice della sfida, un contratto discografico da 300 mila euro. X Factor è un programma nato nel 2004 in Inghilterra, dove è strafamoso e dove, inoltre, ha scoperto la popstar Leona Lewis (superospite all'ultimo Festival di Sanremo). Qualche maligno afferma che in realtà è stata scelta una eccezionale cantante, già destinata a diventare famosa, e la si è infilata nel concorso, ma, comunque sia, il successo del programma Oltremanica è una cosa, che possa piacere in Italia è tutto da vedere. Per la Rai, che ancora sta inghiottendo il boccone amaro del flop di «Uomo e gentiluomo», con Milly Carlucci, è tutta una scommessa. Per il successo di X Factor molto peserà la simpatia e la professionalità di Simona Ventura che, per la Rai, è un po' come il 113, quando la situazione diventa difficile chiamano lei. Super-Simo comunque non si è voluta accollare la conduzione e si è sfogata senza mezzi termini: «Mai che abbiamo un'autostrada, dobbiamo sempre lottare, ma va bene, questo ci forgia. E poi - ha proseguito - quello che ci interessa è diventare un programma "cult", il cui valore educativo sta nel dimostrare che alla realizzazione dei sogni ci si può arrivare con il lavoro. Vogliamo aiutare dei giovani che hanno talento». È la sfida Rai al «Grande Fratello» che stasera, «casualmente», gioca la carta Totti, portando il supercampione, a sorpresa, nella casa più spiata d'Italia.