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«Il mio sogno? Presentare San Remo»

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Pamela Prati svela i tanti progetti: «Ma purtroppo non sono raccomandata»

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Ma il sogno nel cassetto di Pamela Prati è approdare sul palcoscenico di Sanremo o come padrona di casa della manifestazione che definisce troppo maschilista oppure come cantante in gara. «Ho una predisposizione per il canto - afferma - ho interpretato le sigle di spettacoli di successo come "Scherzi a parte", "La sai l'ultima" e recentemente ho inciso il CD "Il tango delle 11". Adesso vorrei provare l'ebbrezza della gara canora più famosa d'Italia». Ed è lei stessa, attualmente primadonna di «Torte in faccia», l'ultimo varietà di Pingitore in onda il giovedì su Canale 5, a spiegare i motivi del suo desiderio finora inesaudito, attraverso una lunga riflessione sul mondo dello spettacolo. Pensa davvero di entrare nel cast canoro del prossimo festival gestito da Giorgio Panariello? «Sto cercando un autore che scriva una canzone adatta alle mie potenzialità. Fino ad ora non escludo l'ipotesi. Arrivare sul palcoscenico dell'Ariston è la mia più profonda aspirazione. Mi piacerebbe anche condurre la manifestazione per la quale, come ogni anno, sembra si stiano cercando delle presenze femminili straniere, invece di valorizzare la bellezza di casa nostra, arte nella quale era maestro Pippo Baudo che, a mio parere rimane impareggiabile nella gestione del festival. Purtroppo anche per essere a Sanremo c'è bisogno di raccomandazioni che io non ho mai avuto, in quanto tutti i miei traguardi artistici li ho raggiunti solo a costo di continui sacrifici e di un costante impegno che continua ancora oggi». Vuol dire che la professionalità non si inventa come sembra oramai di moda oggi in Tv? «Esattamente. Il termine show girl ad esempio, è troppo inflazionato, lo si attribuisce anche a persone senza il minimo background artistico. Non si dovrebbero conferire titoli a chi non ha fatto nulla. Tale inflazione è conseguenza di reality show come "Il grande fratello" che hanno proiettato nel mondo dello spettacolo giovani troppo inesperti». La nostra Tv ha una lunga tradizione di soubrette A quali rappresentanti accorda la sua stima? «Stimo moltissimo Loretta Goggi con la quale mi piacerebbe lavorare. Nella lista inserisco anche la Cuccarini, Heather Parisi ed attualmente Michelle Hunziker che sta dimostrando grandi capacità nel musical "Tutti insieme appassionatamente". Io mi definisco l'ultima di questa categoria che è riuscita a conquistare il pubblico». Qual è il suo rapporto con l'avanzare degli anni in un mondo così difficile come quello dello spettacolo? «Innanzitutto considero già un successo resistere tanti anni in un ambiente nel quale c'è da fidarsi di poche persone e gli stessi uomini si comportano da prime donne. I personaggi del mondo dello spettacolo dovrebbero essere immortali e senza età. Per me, che mi considero un'eterna ventenne, conta l'età biologica più che quella anagrafica. E definisco il mio successo la rivincita delle quarantenni». Progetti futuri? «Tanti. Nel varietà e nel teatro, anche al di fuori del Bagaglino. Durante la prossima estate sarò sui palcoscenici teatrali con una tournee in tutt'Italia in cui sarò affiancata da musicisti e ballerini. Per il piccolo schermo c'è un progetto che mi vede insieme a Simona Ventura in Rai, azienda nella quale ho iniziato la mia carriera e con la quale ho un contratto che intendo mettere a frutto». Lei si è messa alla prova anche attrice. Continuerà? «È un'esperienza che faccio volentieri. Sono stata protagonista di alcune fiction firmate da Pingitore, tra cui "Gole ruggenti" e "La palestra" con Valeria Marini». Non è stanca dell' esperienza del Bagaglino? «Al contrario. Quest'anno "Torte in faccia" è uno dei pochi programma di successo di Canale 5. Il nostro è un successo corale nel senso che ci consideriamo, dopo tanti anni, come una grande famiglia che ama rivedersi e stare insieme anche a

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