Ballo, poesia e la musica di Stockhausen nel Duomo di Milano

Jones, comporranno i tre momenti di «Pause 2005», stasera, nel Duomo di Milano. Tre artisti straordinari, riuniti in un evento senza repliche nella cattedrale milanese, da Artech (società che produce manifestazioni culturali), con la direzione artistica di don Luigi Garbini, responsabile delle iniziative musicali nella Diocesi meneghina. Simpaticamente contrariato, durante le prove, il maestro tedesco si agita nel suo maglione arancione, protestando contro i rumori del restauro, all'esterno del Duomo. «Qui è impossibile fare musica - si lamenta Stockhausen - Anche le gente in visita alla cattedrale, non fa che parlare». Stockhausen, che stasera, alle 21, in Duomo, darà il via a «Pause 2005», proporrà il primo brano per organo, soprano e tenore, di «Klang», il suo nuovo progetto operistico sulle 24 ore del giorno. «Questa "Prima ora" di "Klang" l'ho creata appositamente per "Pause 2005" - spiega il compositore che già l'anno scorso era stato protagonista dell'appuntamento artistico in Duomo - Suoneremo con Alessandro La Ciacera l'organo centrale, il più grande dei 4 organi installati nella cattedrale, a cui si aggiungeranno le voci di Barbara Zanichelli e Paolo Borgonovo». Dopo Stockhausen, sull'altare del Duomo verrà proiettato il video della persiana Shirin Neshat, «Pulse», 8 minuti e mezzo in bianco e nero. La grande videoartista iraniana, già celebrata alla Biennale di Venezia e ai principali Festival internazionali, non è presente a Milano per impegni di lavoro, ma sullo schermo comparirà con la poesia e la filosofia che contraddistinguono il suo lavoro. In «Pulse», una donna inginocchiata davanti a una radio accorda labbra e mani alla voci di Sussan Deyhim che declama i versi del poeta Rumi. Una ninna-nanna in forma di preghiera. Chiuderà «Pause 2005» il grande ballerino americano Bill T. Jones, che si esibirà in un assolo all'interno delle navate gotiche del Duomo sulle note della «Ciaccona» di J.S. Bach, eseguita al violino da Nurit Pacht. Fra i principali protagonisti della danza contemporanea, Bill T. Jones si distingue per l'impegno e la spiritualità della sua arte.