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Le Marche tremano, terrore sulla costa

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Nessun danno a cose o persone: la prima scossa, di magnitudo 4.9, avvertita anche in Abruzzo

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Torna l'incubo del sisma nell'Italia centrale: una forte scossa di terremoto di magnitudo 4,9 verificatosi nella notte tra sabato e domenica, alle 3,32, con epicentro in marea tra Sirolo e Numana, vicino ad Ancona: ha tremato tutta la costa adriatica fino a San Benedetto del Tronto, e il movimeno tellurico è stato avvertito distintamente anche nella vicina area abruzzese. L'evento è stato registrato nello stesso identico orario del sisma che mise in ginocchio L'Aquila nell'aprile del 2009. Momenti di panico e, successivamente, di seria peoccupazione tra la gente che, soprattutto nell'Anconetano, è stata svegliata riversandosi nelle strade, nel timore di altre scosse. Che, poi, sono arrivate alle 5,07 del mattino, ma con intensità minore: 4 della scala Richter. Le scosse sono state accompagnate da almeno dieci repliche di minore entità (la più forte 2.7), La fascia costiera della regione e' interessata da uno sciame sismico da circa due mesi, l'ultima scossa nel Fermano risale al 17 luglio scorso, anche se quelle della notte appena passata sono state significativamente piu' forti. Unica nota positiva, non si segnalano danni a cose o persone anche se l'allerta rimane alta. Per giunta, l'area centrale delle Marche - e in particolare la fascia costiera - era interessata da due mesi da un ripetuto movimento tellurico, che ha destato attenzione fra residenti ed esperti: l'ultima scossa nel Fermano risale al 17 luglio scorso, anche se quelle dell'altra notte sono state significativamente più forti. Sùbito dopo l'allarme, nella sala operativa unificata permanente del dipartimento regionale della Protezione Civile ha avuto luogo una riunione operativa, alla quale, oltre al direttore e ai responsabili delle diverse funzioni, hanno partecipato rappresentanti della Prefettura, della Provincia di Ancona e dei vigili del fuoco. Dal canto loro, i sindaci dei Comuni della zona epicentrale hanno disposto, a titolo precauzionale, l'effettuazione di sopralluoghi, che vengono svolti dai tecnici comunali e dai vigili del fuoco. Per ora è stato chiuso, al fine di verificare lo stato della struttura, l'Auditorium di Sant'Agostino a Civitanova Marche, in provincia di Macerata. L'Auditorium risalente al XIII secolo, stava ospitando una mostra futurista su Tullio Crali. Il Comune civitanovese, a titolo precauzionale, ha disposto la verifica dello stato di sicurezza dei locali, per accertare che dopo la forte scossa di magnitudo 4,9 se la costruzione sia ancora agibile. Nessun danno è stato al momento registrato nelle campagne: è quanto emerge da un primo monitoraggio delle Coldiretti regionale presso le aziende agricole. Gli unici problemi, spiega una nota, sono stati causati alle attività agrituristiche, dove alcuni clienti hanno preferito interrompere la vacanza e tornare a casa. Un fenomeno, comunque, limitato rispetto al numero di quelli che hanno preferito restare. «La popolazione dei cinque comuni colpiti dal terremoto ha reagito con grande senso di responsabilità e, grazie all'immediatezza con cui la macchina della Protezione civile regionale si è messa in moto, l'emergenza è stata e continua a essere gestita con grande efficienza e serenità»: lo ha dichiarato il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca. «Le informazioni sono rassicuranti - ha aggiunto il governatore - tutti i sopralluoghi effettuati sugli edifici dell'area colpita sono risultati negativi, non ci sono segnalazioni di danni significativi a cose né tantomeno di conseguenze per le persone». «Abbiamo in ogni caso ulteriormente rafforzato il sistema di Protezione civile e quello informativo, che possono contare su una delle migliori reti di monitoraggio. Nel corso della giornata - aggiunge Spacca - proseguiranno le verifiche al patrimonio immobiliare. Le strutture comunali restano aperte in tutti e cinque i Comuni interessati, per offrire la massima assistenza e per garantire il costante monitoraggio della situazione. La popolazione ha in ogni caso ripreso le normali attività». «La rete di monitoraggio è sempre attiva, così come lo è stato nell'immediatezza del sisma: questo consente di assumere in tempo reale le decisioni che dovranno rendersi necessarie. Va sottolineato ancora una volta che, nonostante l'intensità del terremoto, nessun edificio del territorio coinvolto ha subito danni strutturali e questo grazie al fatto che la gran parte degli immobili è costruita con sistemi antisismici». Il direttore del dipartimento regionale della protezione civile, Roberto Oreficini, ha spiegato che tutto il sistema era operativo dopo pochi minuti dalla prima scossa e rimarrà pienamente attivo per tutta la durata del fenomeno. La sala operativa unificata di Ancona sarà potenziata nella turnazione del personale mentre le sale operative provinciali al momento non vengono attivate, essendo la situazione sotto controllo. Le 25 verifiche strutturali, effettuate «solo a scopo precauzionale» dai vigili del fuoco, insieme con quelle condotte dai tecnici dei comuni della zona interessata, non hanno evidenziato criticità.

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