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Tredici scosse nelle notte, la Toscana trema ancora

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La più forte di magnitudo 3.4 a 10,5 chilometi di profondità. Ieri era stata di 5.2

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Sono state 13 le scosse di assestamento che sono state avvertite nella notte fra le province di Massa e Lucca, dopo la prima di magnitudo 5.2 di ieri sentita in tutto in nord Italia. La più forte scossa di terremoto è stata avvertita alle 4 di questa notte, di magnitudo 3.4 a 10,5 chilometri di profondità. Al momento non ci sono segnalazioni di danni a persone o cose. Anche ieri la terra ha tremato in maniera sostenuta in Lunigiana e in gran parte del centro-nord. La scossa di terremoto di magnitudo 5.2 è stata registrata alle 12:33 ed è durata alcuni secondi, con epicentro tra Fivizzano e Minucciano, in provincia di Massa, come ha riferito poi l'Ingv. Un terremoto con profondità di appena 5,1 km, e questo ha fatto sì che la scossa venisse avvertita pesantemente in una vasta area dell'Italia. La scossa è stata di tipo ondulatorio. La terra ha però continuato a tremare in Lunigiana: l'Ingv ha registrato oltre 50 scosse, la più forte delle quali di Ml=4.0 è avvenuta alle 14:14 italiane. L'Ingv sta monitorando l'attività sismica dell'area interessata e ulteriori stazioni della rete sismica mobile sono state installate. La profondità da 1,2 a 10 chilometri. Immediatamente e' scattata la macchina dei controlli e degli eventuali soccorsi da parte dei vigili del fuoco e della Protezione civile. Oggi il capo del Dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, su indicazione del presidente del Consiglio costantemente informato dell'evoluzione della situazione, sarà nelle zone delle province di Massa Carrara e Lucca colpite dal terremoto, prima in Lunigiana e poi in Garfagnana. «Siamo stati costantemente in contatto con le strutture di protezione civile delle Regioni Toscana, Emilia-Romagna e Liguria che si sono attivate prontamente per dare il necessario supporto alle popolazioni - ha detto Gabrielli - le riunioni di domani sul territorio, passata anche la notte, serviranno per fare il punto della situazione prima di tutto con i sindaci e gli amministratori locali e per raccogliere le eventuali richieste di supporto che, nel caso, potranno essere messe in campo dal Servizio nazionale della protezione civile». A Parma il terremoto ha fatto tremare gli edifici per alcuni secondi, mentre in collina, a Berceto ad esempio, i dipendenti del Comune sono fuggiti in strada dopo che hanno visto la parete al piano terra del municipio muoversi. Il terremoto e' stato avvertito in modo e forte e prolungato anche a Borgotaro. Molta paura anche Reggio Emilia, in provincia di La Spezia, in tutta la Versilia. A Viareggio la scossa ha fatto tremare le abitazioni e gli uffici anche ai piani inferiori. Molte persone si sono riversate in strada e nelle scuole dell'infanzia ancora aperte molti bambini sono stati fatti uscire nei giardini e nei cortili. Il sisma ha provocato paura fra gli abitanti anche in Alta Versilia, nei comuni di Stazzema e Seravezza, i piu' vicini all'epicentro del terremoto registrato fra Lunigiana e Garfagnana. Paura anche in tutta la provincia di Lucca, specie nelle cittadine della Media Valle del Serchio. La scossa iniziale e' stata avvertita anche in alcune zone del Comasco e di Como. Il Centro geofisico prealpino di Varese ha ricevuto diverse segnalazioni. Il terremoto è stato avvertito anche in Friuli Venezia Giulia, in particolare nella zona di Gorizia e Monfalcone. I controli hanno ovviamente riguardato anche la linea ferroviaria, tra Aulla e Lucca, la cosiddetta Garfagnana, e sulla Pontremolese. Nessun problema per la circolazione ferroviaria sulla linea Alta Velocita' Milano-Bologna e sulla linea convenzionale Bologna-Piacenza. I tecnici del comune di Lucca hanno effettuato le verifiche necessarie negli edifici scolastici.

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