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Emilia-Romagna, anziani evacuati tornano nella loro casa: "Folgorati". Le vittime salgono a 13

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Sale in modo drammatico il bilancio di vite umane dell'alluvione in Emilia-Romagna, che si va ad aggiungere agli enormi danni ai centri allagati dall'esondazione di pressoché tutti ii fiumi della Regione e le ripercussioni economiche e sociali del disastro. Attualmente è di 13 morti il bilancio delle vittime del maltempo: otto i decessi registrati nella giornata di ieri (quattro in provincia di Cesena, tre in provincia di Forlì e uno nel Bolognese) ai quali si aggiungono le 5 vittime accertate comunicate oggi dalla prefettura di Ravenna.

 

Tra questi la tragica storia di una coppia di anziani, marito e moglie di 73 e 71 anni, che è stata trovata morta nella propria abitazione nel comune di Russi, in provincia di Ravenna, invasa dall’acqua dopo l’alluvione. Da chiarire i motivi per i quali i due coniugi si trovassero nella loro casa, poiché erano stati evacuati per motivi di sicurezza. La casa era completamente invaso dall'acqua. Si indaga sulle cause dei decessi: non si esclude che possano essere rimasti folgorati una volta rientrati in casa in cerca di recuperare alcuni oggetti. Si tratta di due agricoltori che si erano recati nel primo piano della loro abitazione, poi sono scesi nel piano terra allagato dove sono morti forse schiacciati da un crollo o folgorati dall'energia elettrica, fa sapere RaiNews 24. 

 

Gli amministratori locali in queste ore ribadiscono il monito rivolto alle persone sfollate dalle proprie abitazioni di non fare ritorno nelle case per ovvi motivi di sicurezza.  Intanto procedono senza sosta le operazioni di soccorso. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha partecipato oggi a una riunione al Centro operativo nazionale dei vigili del fuoco al Viminale in cui è stato fatto un punto di situazione. Al momento in Emilia Romagna sono complessivamente impegnate sullo scenario emergenziale 903 unità dei vigili del fuoco, di cui 346 nella provincia di Forlì e 250 nella provincia di Ravenna, quelle che ancora adesso lamentano le maggiori criticità. 

 

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