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Zelensky a Roma, Putin scatena gli hacker: attacchi ai siti istituzionali

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Il viaggio di Volodymyr Zelensky a Roma scatena gli hacker russi. Nuovi attacchi informatici si sono registrati contro i siti istuzionali italiani, nel giorno dell’arrivo del presidente ucraino Zelensky nella Capitale dove ha incontrato nell'ordine il presidente Sergio Mattarella, Papa Francesco e la premier Giorgia Meloni. L’ormai noto gruppo di cyber criminali legati a Mosca conosciuto come "No Name" ha annunciato sulle proprie chat Telegram l’attacco al sito del ministero dell’Interno con l’affermazione "mettiamolo fuori uso"". Si tratta dei classici attacchi D-Dos che puntano a saturare la funzionalità di alcuni servizi ma non sono attacchi distruttivi. L'offensiva di tipo DDoS (Distributed Denial of Service) moltiplica gli accessi ad un determinato indirizzo rendendo impossibile l’accesso ma senza attingere a dati o informazioni. Tra i target figurerebbero anche i siti del governo, del Quirinale e della Difesa che però non hanno accusato disservizi. 

 

Sotto attacco da questa mattina anche il sito del Consiglio superiore della magistratura chiamato dagli hacker "Supremo Consiglio Giudiziario d’Italia", collegando la propria azione odierna proprio al viaggio del leader ucraino chiamato Zelensky "Bandera", riferimento a Stepan Bandera, guida del movimento nazionalista ucraino durante la Seconda Guerra mondiale e vicino all’ideologia nazista. Nel mirino degli hacker russi in queste ore, oltre all’Italia anche siti istituzionali lituani. 

 

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