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Scuola, i professori aggrediti saranno difesi dallo Stato: l'annuncio dopo il boom di violenze

Valentina Conti
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Il Ministero dell’Istruzione e del Merito prende posizione netta sulla violenza a scuola. A seguito del «recente, allarmante aumento degli episodi di violenza nei confronti degli insegnanti e del personale scolastico all'interno degli istituti», viale Trastevere, di fronte a casi di questo tipo, «richiederà all'Avvocatura generale dello Stato di rappresentare nei giudizi civili e penali i docenti e i lavoratori della scuola». La novità è contenuta in una circolare, emanata dal Ministro Giuseppe Valditara, inviata ieri a tutte le scuole. Una decisione motivata dall'esigenza di tutelare concretamente la dignità professionale e l'incolumità di docenti e personale. «Sarò sempre dalla parte degli insegnanti aggrediti. La nostra priorità è riportare responsabilità, serenità e rispetto nelle scuole», ha affermato Valditara.

 

 

Per queste ragioni, i dirigenti scolastici sono invitati a segnalare tempestivamente - come viene specificato nel documento - al competente Ufficio scolastico regionale episodi di violenza ai danni del personale nelle strutture scolastiche. Poi l'Usr, valutata la segnalazione, la inoltrerà al Ministero, il quale richiederà, per l’appunto, l'intervento dell'Avvocatura. In precedenza, fu l'ex Ministro dell'Istruzione Marco Bussetti, ricordando come gli insegnanti siano equiparabili ai pubblici ufficiali durante lo svolgimento delle loro funzioni di insegnamento, a promettere di costituire l’allora Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) parte civile in ogni contenzioso, in modo tale da assicurare un risarcimento danni e la possibilità di usufruire di avvocati dello Stato da parte dei docenti. Ora è arrivata la circolare a firma dell’esponente dell’esecutivo targato Meloni, all’indomani degli ultimi fatti di cronaca emersi. Specialmente quello della docente di Rovigo colpita da una serie di pallini in gomma sparati da uno studente con una pistola ad aria compressa, che nelle scorse settimane ha animato non poco il dibattito sul tema.

 

 

Una vera escalation di situazioni di simile portata sopravvenute con maggiore intensità anche conseguentemente al periodo di emergenza sanitaria da Covid-19, su cui adesso ad intervenire sarà, dunque, lo Stato. Plaude alle parole di Valditara a tutela dei prof dalle aggressioni, il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio, che in un post su Facebook rivendica: «Avevamo proprio richiesto che gli insegnanti vittime di episodi violenti fossero, nella loro qualità di pubblici dipendenti, sollevati dalle spese legali mediante l’intervento dell’Avvocatura dello Stato. Ho appreso oggi (ieri, ndr) della circolare del Ministro. Spero che la cosa si concretizzi rapidamente». Su un altro versante, intanto, il Ministro dell’Università, Anna Maria Bernini, dopo il recente suicidio di una studentessa nei bagni della Iulm a Milano, ha deciso di predisporre un provvedimento per la creazione di presìdi per il benessere psicologico degli studenti negli atenei. Un'idea, la sua, che potrebbe essere mutuata e adattata al mondo della scuola.

 

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