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Vino e nutriscore, euro-assalto all'Italia. Lollobrigida: dobbiamo difenderci

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L'ultima euro-follia in fatto alimentare è quella che riguarda il vino. La Commissione europea ha autorizzato l'Irlanda a introdurre delle etichette obbligatorie sulle bottiglie analoghe a quelle che vediamo sulle sigarette. Insomma, per l'Europa il vino "nuoce gravemente la salute". Ad annunciare l'opposizione del governo contro l'ennesima trovata  che penalizza il made in Italy e rischia di rivelarsi un precedente importante contro le nostre produzioni è il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, ospite di Paolo Del Debbio a "Dritto e rovescio" su Rete 4. 

 

"In Ue si deve andare a tutelare gli interessi della propria nazione, gli altri Paesi lo fanno, noi lo abbiamo fatto di meno", per esempio con l’ok alla normativa irlandese sull’etichetta per il vino "temo che dietro ci sia molto di razionale", afferma Lollobrigida. Insomma, dietro sembra esserci un disegno. "Conoscete tutti il vino irlandese? No, perché non esiste. Così l’Irlanda chiude alla produzione italiana il proprio mercato. Bevono whiskey e birra, e chiudono al mercato italiano con questo tipo di strumento. L’Italia deve iniziare a difendersi", afferma il ministro.

 

Analogo il caso "nutriscore", la classificazione per valori nutrizionali che paradossalmente penalizza prodotti che il mondo ci invidia (e ci copia) come il parmigiano reggiano e l'olio extravergine d'oliva e promuove cibi industriali e iper-processati. "Si vorrebbe condizionare così i consumatori, dicendo che l’olio fa male e la Diet Coke fa bene. È così che l’Ue condiziona cercando di indirizzare il mercato verso alcune produzioni", denuncia il ministro. 

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