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Gualtieri e altri 5 sindaci europei chiedono all'Ue "inquinamento zero"

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I sindaci di sei grandi città europee tra cui Roma chiedono all'Europa di adottare regole più rigide per contrastare l'inquinamento urbano. L'iniziativa pare da un forum del quotidiano francese Le Monde che ha ospitato i primi cittadini di Barcellona, ​​Berlino, Bruxelles, Lisbona, Parigi e Roma. I sindaci tra cui Roberto Gualtieri "si mobilitano a favore delle normative Euro 7 per le emissioni dei veicoli che entreranno in vigore nel 2025" si legge sul giornale francese.

 

"Noi sindaci invitiamo la Commissione Europea a mantenere la rotta della strategia 'inquinamento zero' - si legge nell'appello dei primi cittadini di  Barcellona, ​​Berlino, Bruxelles, Lisbona, Parigi e Roma - Non possiamo accettare le conseguenze dell'inquinamento sulla nostra salute". Gli amministrazioni sottolineano i danni provocati dall'inquinamento che ogni anno "è responsabile di oltre 300.000 morti, e "il problema si aggrava nelle aree urbane dove vive oltre il 70% della popolazione dell'Unione Europea a causa della concentrazione di attività inquinanti, come i trasporti e il riscaldamento".

 

I sindaci affermano che "ci stiamo mobilitando per la qualità dell'aria a livello locale incoraggiando e facilitando alternative all'auto individuale e il rinnovamento energetico. Ma i nostri sforzi non saranno sufficienti. Abbiamo bisogno di un'azione a livello europeo per affrontare le tre sfide del nostro tempo". L'urgenza è ridurre le emissioni per allineare gli standard di qualità dell'aria dell'Unione Europea a quelli dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in particolare per quanto riguarda le particelle ultrasottili, spiegano gli amministratori.  "La transizione ecologica richiede una rivoluzione del modello obsoleto dell'auto privata", in primo luogo, per proteggere la salute dei più vulnerabili. "L'inquinamento colpisce ancora di più le popolazioni a basso reddito, anche se utilizzano meno l'automobile. I bambini sono particolarmente a rischio, soprattutto nei primi cento giorni di vita". 

 

La transizione energetica pertanto andrà fatta "senza petrolio". Bisogna dire addio ai motori termici, la cui fine "accogliamo con favore, andiamo avanti insieme su questo comune cammino europeo. Il corso deve essere assolutamente mantenuto. Lo standard Euro 7 sarà una pietra miliare importante. Ne abbiamo bisogno affinché le nostre zone a basse emissioni abbiano successo e ci consentano di ridurre le nostre emissioni. Ora stiamo aspettando che il metano venga finalmente riconosciuto come inquinante atmosferico locale. Euro 7 dovrà tenere conto delle reali condizioni di guida nelle aree urbane, condizione essenziale per l'efficacia delle nostre azioni" scrivono i sindaci. 

 

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