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Zona Bianca, Andrea Crisanti e l'avvertimento su Omicron 5: "Guardate che succede a Hong Kong"

Valentina Bertoli
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Il virus ha rialzato la testa e l’incubo Covid-19 si abbatte sulle vacanze degli italiani. La prudenza è necessaria: l’Oms (Organizzazione mondiale sanità) ha consigliato di nuovo di indossare le mascherine nei luoghi affollati. Secondo il microbiologo ed accademico Andrea Crisanti bisogna stare attenti perché “una tigre non diventa un gattino e un virus non è l’eccezione”.

 

Lo scenario è preoccupante: scende l'indice di contagio Rt, che resta ancora sopra la soglia epidemica, ma aumentano i ricoveri in terapia intensiva. Tuttavia, forti sono i dubbi degli italiani sulla somministrazione della quarta dose di vaccino. Crisanti giovedì 21 luglio è stato ospite di Zona Bianca, il talk show di Rete 4 condotto da Giuseppe Brindisi. La previsione del microbiologo è allarmante: “Dall’inizio dell’anno sono morte 32mila persone. Dal punto di vista evolutivo una tigre non diventa un gattino e un virus non è l’eccezione”. Il virus non molla, anche se si trasforma. Non solo più febbre e perdita dell’olfatto. Più spesso mal di gola e voce rauca. Sono questi i sintomi più frequenti tra coloro che contraggono la nuova variante Omicron. Vaccinati e non.

 

Per Crisanti la questione è chiara: “Non diventano buoni i virus. Omicron 5 dà una patologia diversa perché la gran parte delle popolazioni è vaccinata”. Poi l’accademico mette in guardia i telespettatori sulla pericolosità del virus e propone una prospettiva agghiacciante: “Guardiamo quello che è successo a Hong Kong. Omicron l’ha messo in ginocchio”. Proprio nel territorio autonomo del Sudest della Cina, a marzo, il tasso di mortalità era stato stimato il più alto al mondo e il quadro era spaventoso: balzo delle vittime e obitori strapieni.

 

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