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Controcorrente, il generale Capitini smonta le bufale sull'esercito russo. E convince Veronica Gentili

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La narrazione della guerra in Ucraina appare sempre di più influenzata da una sorta di wishful thinking, i fatti vengono letti come ci piacerebbe che questi andassero. In altre parole, "ce la stiamo raccontando" sintetizza Veronica Gentili ascoltando le parole del generale Paolo Capitini durante la puntata di mercoledì 8 giugno di Controcorrente. 

 

La conduttrice del programma di Rete 4 ospita come di consueto l'ufficiale che davanti alla carta geografica dell'Ucraina mostra le parti conquistare dall'esercito russo. "La narrativa della guerra che stiamo facendo è che i russi hanno un esercito mal comandato, mal equipaggiato, ignorante, senza logistica...",  ci manca solo che diciamo che "non si fanno la doccia e non mangiano", dice Capitini. "Non è così", afferma il generale illustrando la strategia seguita dall'esercito di Mosca in questi oltre tre mesi di guerra.

 

All'inizio "con le migliori truppe, i migliori generali e le migliori armi" che erano in Crimea si lanciano verso Kherson, spiega dicendo che i russi hanno accuratamente evitato di invadere subito il Donbass perché lì le truppe ucraine erano già schierate. Poi "lo sforzo secondario" nel nord, "sono riusciti a rientrare in Russia, riequipaggiarsi e partire per il Donbass in due settimane" commenta l'ufficiale. In altre parole "questo un esercito come lo dipingiamo noi non può farlo", conclude Capitini che è sintonia con Gentili: "Ce la stiamo cantando come piace", esclamano quasi all'unisono.

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