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Bonus 200 euro, a chi spetta e come richiederlo. Dipendenti, disoccupati e pensionati: tutte le info

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Luca De Lellis
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Più di 31 milioni di italiani beneficeranno del bonus anti inflazione da 200 euro, quindi almeno uno su due rispetto al numero totale dei cittadini. Gli articoli 31 e 32 del decreto Aiuti, approvato nel mese scorso per combattere il carovita dovuto alle conseguenze belliche, attribuiscono un incentivo una tantum a 15 milioni di lavoratori dipendenti. Pensionati o appartenenti ad altre categorie saranno inclusi nella percezione del bonus, ma non per tutti la procedura per fare domanda o per ottenere l’erogazione sarà la medesima.

 

 

La precondizione essenziale per poter usufruire dell’aiuto statale è percepire un reddito (o una pensione) inferiore a 35mila euro lordi annui. Per quanto riguarda i dipendenti del settore privato e quelli che lavorano nella Pubblica Amministrazione il bonus da 200 euro verrà inserito dal datore di lavoro nella busta paga del mese di luglio. Anche in questo caso ci sono però delle condizioni che il lavoratore deve necessariamente presentare per ricevere la quota: la prima è aver beneficiato per almeno un mese, da gennaio ad aprile, dello sconto dello 0,8% che, secondo la legge di bilancio 2022, spetta a chi dispone di una retribuzione imponibile mensile entro 2.692 euro; la seconda è dimostrare di non essere soggetto percipiente di trattamenti pensionistici o reddito di cittadinanza. Anche i lavoratori domestici (colf, baby sitter e badanti) soggetti di un contratto di lavoro regolare almeno dal 18 maggio 2022 possono fare la domanda per percepire il rinforzo economico. Per questa particolare categoria i datori di lavoro non sono tenuti a fare alcunché. Il lavoratore deve effettuare la richiesta all’Inps mediante un patronato.

 

 

L’ultima categoria di dipendenti è formata da lavoratori stagionali, del turismo e dello spettacolo. Qui l’aiuto arriverà con tempi diversi, dopo il 31 agosto 2022 a seguito delle eventuali denunce Uniemens di luglio. L’erogazione del bonus sarà fornita dall’Inps in maniera automatica, eccezion fatta per i lavoratori stagionali sia a tempo determinato che a intermittenza che, invece, dovranno presentare la domanda all’istituto pensionistico. Il tutto a condizione che nel 2021 dimostrino di aver offerto la propria prestazione lavorativa almeno per 50 giorni. In conclusione, per i pensionati, sarà direttamente l’Inps a certificare la situazione del reddito (che deve sempre risultare inferiore a 35mila euro) e a corrispondere automaticamente insieme alla mensilità di luglio l’indennità.

 

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