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Bomba atomica e radiazioni, Barbara Gallavotti ricorda a tutti cosa succede: a DiMartedì cala il gelo

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Esseri umani disintegrati all'istante, altri morti poco dopo tra atroci sofferenze, la tempesta di fuoco che risucchia tutto verso il cuore dell'incendio. La divulgatrice scientifica Barbara Gallavotti lascia tutti senza parole nell'elencare gli effetti di una bomba nucleare, alla luce della minaccia atomica insita nella guerra portata dalla Russia in Ucraina e l'opposizione di Nato e Stati Uniti. Nel suo intervento, martedì 10 maggio, nella trasmissione e di La7 Dimartedì condotta da Giovanni Floris, la divulgatrice ha ricordato a tutti l'incubo atomico di Hiroshima e Nagasaki, nella seconda guerra mondiale. 

 

Una bomba a fissione come quella sganciata dagli americani sulle città giapponesi provoca una grande quantità di radiazioni e di energie sotto forma di onda furto e calore a milioni di gradi. "È come se una stella si accendesse sulla Terra" spiega Gallavotti. "Non può resistere nessuna molecola di un essere vivente per chilometri, tutto viene vaporizzato. Si scompare all'istante. A Hiroshima è successo a chiunque si trovasse a due chilometri e mezzo. Chi è più distante ha un destino anche peggiore dovuto alle terribili ustioni", racconta la giornalista. Senza contare il crollo degli edifici e la "tempesta di fuoco", venti artificiali causati dai roghi ad altissime temperature che trascinano persone e cose fino al cuore degli incendi. 

 

Poi ci sono le radiazioni che possono uccidere al momento o danneggiare le cellule e provocare la sindrome da radiazioni, quella che ha ucciso i 28 pompieri intervenuti per cercare di mettere in sicurezza la centrale nucleare di Chernobyl. "Una morte delle cellule della pelle, del midollo osseo, dell'intestino, del cuore, nervose... Prima si sta male, poi c'è una sorta di ripresa seguita da una ricaduta. In quel momento si può morire per qualsiasi forma infettiva", anche lieve. A Floris non resta che fare una pausa e lanciare la pubblicità. 

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