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Attacco a Yavoriv, "annientati i mercenari stranieri". La Russia alza la tensione con la Nato

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Nell'attacco missilistico  su una base militare ucraina a Yavoriv, a pochi chilometri dal confine con la Polonia, è stato ferito "un numero non precisato di cittadini olandesi" affiliati alla Legione dei combattenti stranieri. Lo ha dichiarato il coordinatore nazionale olandese dei foireign fighters, Gert Snitselaar, secondo De Telegraaf. La base si trova a circa 20 chilometri dal confine con la Polonia. 

Nell'attacco, è la versione del Cremlino attraverso le parole del portavoce del ministero della Difesa, Igor Konashenko citate da Moscow Times, "sono stati annientati 180 mercenari stranieri e una grande riserva di armi straniere". Le vittime secondo fonti ucraine sarebbero invece 35. "Altre 134 persone sono in ospedale con ferite di diversa gravità. Alle 12:00 quasi tutti gli incendi sul territorio del Centro Internazionale sono stati eliminati, tecnici esplosivi e altri specialisti stanno esaminando il territorio, smantellato la maggior parte delle macerie. L’attacco aereo è stato effettuato dal Mar Nero e dal Mar d’Azov. In totale, gli invasori hanno sparato più di 30 missili. Il sistema di difesa aerea ucraino ha funzionato: alcuni dei missili sono stati abbattuti in aria. In precedenza gli invasori russi hanno sparato 8 missili contro il Centro internazionale per il mantenimento della pace e la sicurezza nel villaggio di Starychi, distretto di Yavoriv, regione di Leopoli", ha riferito il Capo dell’amministrazione statale regionale di Leopoli, Maksym Kozytskyi, su Facebook.

 

"Un attacco armato contro uno è considerato un attacco armato contro tutti" ha detto  il portavoce del Pentagono, John Kirby, "abbiamo detto molto chiaramente alla Russia che il territorio Nato sarà difeso, non solo dagli Stati Uniti, ma da tutti gli alleati".

Il conflitto in Ucraina si espande nella parte del paese più vicina ai confini con la Ue e con la Nato, mentre cresce il timore delle armi chimiche. I nuovi colloqui fra Russia e Ucraina per porre fine al conflitto potrebbero tenersi già domani e dopodomani, ha annunciato Kiev questa mattina. Ma il 18esimo giorno di guerra è cominciato con un’incursione russa che sembra essere un chiaro messaggio a Nato e Ue. Come detto prima dell’alba è stata colpita la base militare di Yavoriv, ad appena 25 chilometri dalla Polonia. La base, che si chiama ’Centro internazionale per la pace e la sicurezza' (Ipsc, nell’acronimo in inglese), a settembre scorso ha ospitato le esercitazioni militari ucraine in coordinamento con la Nato, Rapid Trident - 2021, manovre che sono andate avanti fino al primo ottobre.

 

Da notare che ieri la Russia aveva fatto sapere che i convogli di armi straniere per l’Ucraina sarebbero stati considerati "bersagli legittimi". Secondo Kiev, che parla di "attacco terroristico", nella base militare lavorano istruttori militari stranieri. Michael Gove, Cancelliere del Ducato di Lancaster, uno dei ministri del governo del premier britannico, Boris Johnson, ha invece definito l’attacco una "significativa escalation" della crisi per il fatto che si trova vicino al confine con la Polonia.

 

Intanto le truppe russe stringono d’assedio Kiev: il grosso delle forze di terra russe rimane a circa 30 chilometri da centro della capitale ucraina. Mentre nuove immagini satellitari hanno documentato la distruzione causata dai bombardamenti a Mariupol, la città nel sud anch’essa da giorni assediata. 

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