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Militari no vax da reintegrare, il Tar del Lazio stoppa la linea dura sulle sospensioni

Dario Martini
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Oggi scatta l’obbligo del super green pass per poter lavorare. Gli over 50 non vaccinati verranno sospesi e non prenderanno lo stipendio finché non si metteranno in regola. I no vax che hanno scelto di non piegarsi al diktat del governo, però, hanno una speranza. Viene dal Tar del Lazio, che proprio ieri ha pubblicato una sentenza con cui ha bloccato la sospensione dal servizio di 26 militari che non si erano voluti vaccinare.

 

Il ricorso al tribunale amministrativo era stato presentato lo scorso 8 febbraio. I militari sospesi, tramite lo studio legale Monte e il sindacato Itamil, avevano contestato la sospensione dello stipendio e l’allontanamento dal servizio a seguito del mancato obbligo vaccinale, in vigore dal 15 dicembre scorso per le forze armate, come stabilito dal decreto 172 del 26 novembre. Questi militari dovranno essere subito reintegrati, in attesa del giudizio nel merito fissato per il 16 marzo. Il mancato versamento dello stipendio non era stata messo in atto per tutti i ricorrenti, ma per buona parte di loro. I riammessi in servizio provengono da diversi reparti dell’Esercito. Nel decreto di annullamento del Tar scopriamo, solo per citarne alcuni, che appartengono alla Folgore di Bracciano, al 2° Reggimento Piemonte Cavalleria, al Centro di Simulazione e Validazione di Civitavecchia, al 6° Stormo dell’Aeronautica, alla Brigata Granatieri di Sardegna di Roma e al 28° Reggimento Pavia.

 

Festeggia il sindacato dei militari, che parla di «regalo di San Valentino» da parte del Tar del Lazio. «Ricordiamo che avevamo inviato ai gruppi parlamentari della Camera una scheda tecnico normativa per richiedere una revisione della norma così penalizzante nei confronti del personale militare - aggiunge l’Itamil - La richiesta è rimasta inascoltata ed è stata solo ripresa dall’onorevole Deidda (deputato di FdI, ndr). La scheda elaborata in ambito Itamil, ha costituito la base di partenza per il ricorso presentato dallo studio legale Monte che ha ottenuto l’odierno primo accoglimento dal Tar del Lazio. Attendiamo fiduciosi - dicono fonti interne al sindacato - la trattazione della tematica in sede collegiale da parte del Tar che è stata fissata per il 16 marzo. Lo studio legale notificherà il decreto del Tar del Lazio al ministero della Difesa e agli enti dei ricorrenti per dare tempestiva esecuzione allo stesso».

 

La speranza dei no vax di tutta Italia, a questo punto, è che il giudice amministrativo accolga anche nel merito le istanze dei militari. In base all’ultimo bollettino settimanale del commissario Figliuolo, infatti, sono 1,4 milioni i non vaccinati con più di 50 anni nel nostro Paese. Di questi, 628mila hanno tra 50 e 59 anni, 383mila tra 60 e 69. In concomitanza con l’introduzione dell’obbligo vaccinale, nelle ultime tre settimane si è registrato un vero e proprio boom di non vaccinati guariti dal Covid negli ultimi sei mesi. Dopo questo lasso di tempo, infatti, anche i guariti devono vaccinarsi per forza se vogliono avere il certificato verde. Il 21 gennaio i guariti nella fascia 50-59 anni erano 113mila. Oggi sono 244mila. Più del doppio. In questo caso, almeno per loro, il virus è stato d’aiuto.
 

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