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L'Aria che Tira, “vaccino contro tutte le varianti e gli altri coronavirus”. Giuseppe Remuzzi e la fine della pandemia in arrivo

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Avanti con cautela, ma con grande ottimismo. Nel corso della puntata del 14 febbraio de L’Aria che Tira, programma di La7 condotto da Myrta Merlino, è ospite Giuseppe Remuzzi, direttore dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, uno degli scienziati più autorevoli nel panorama italiano. Remuzzi fa un punto della situazione del Covid: “Quello che penso io non conta niente, ma vi voglio dare il titolo di Lancet, la più autorevole rivista di medicina europea, di questi giorni. ‘Il Covid-19 continuerà ma la fine della pandemia è vicina’. Un articolo fatto dal responsabile del direttore dell’istituto che monitora quanto le malattie globali incidano sulla nostra salute. La fine della pandemia è vicina perché abbiamo dei sistemi per contrastare nuove varianti che dovessero nascere, avremo dei vaccini che potranno adattarsi alle nuove mutazioni, avremo presto vaccini in grado di contrastare qualunque variante del Covid-19 e in generale qualunque altro coronavirus, c’è una ricerca straordinaria in questo campo, soprattutto negli Usa. Poi ci sono tanti vaccinati, gli anziani hanno imparato a proteggersi. Tutte queste cose insieme fanno sì che presto - sottolinea l’esperto - il Covid assomiglierà ad un’influenza, forse dovremo fare un richiamo annuale del vaccino, come per l’influenza”.

 

 

La Merlino incalza Remuzzi e chiede se la fase degli ospedali pieni, dei morti a valanga sia finita per sempre: “I tempi andati non ritorneranno, è quello che credono gli scienziati. Varianti più pericolose? Non possiamo escludere che ci siano delle ulteriori varianti, ma non è detto che siano più pericolose di Omicron, potrebbero essere meno pericolose. Il sistema delle pandemia è caotico e quindi imprevedibile, non possiamo avere certezze. Ma è verosimile che il virus perda sempre di più la sua capacità di danneggiare i polmoni ed altri organi. Va considerato che abbiamo armi enormi per difenderci. Abbiamo trovato 10-20 sistemi diversi per difenderci da qualunque coronavirus, con vaccini che non si basano sulla proteina Spike, ma su altre parti del virus. Sono tutti studi su animali, dobbiamo passare all’uomo, ma - conclude Remuzzi - la parte più difficile è stata fatta”.

 

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