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Prime dosi a picco nonostante il vaccino obbligatorio, il dato che gela il governo

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Perde forza la campagna vaccinale per il Covid-19 e un dato su tutti è destinato a preoccupare l'esecutivo, quello delle prime dosi nonostante la spinta dell'obbligo vaccinale per gli over 50. Che dal 15 febbraio si sovrapporrà all'entrata in vigore dell'obbligo per tutti i lavoratori di più di 50 anni di età di dimostrare il possesso del Super green pass per poter lavorare.

 

Ma il calo delle somministrazioni riguarda diversi parametri: cala anche il numero delle terze dosi "booster". Negli ultimi sette giorni ci sono state, in media, circa 261mila dosi somministrate al giorno, rispetto alle oltre 405mila registrate la settimana precedente. Un andamento quasi dimezzato rispetto a due settimane fa, quando la media era di circa 511mila vaccini iniettati in un giorno. Se consideriamo il dato settimanale, ci sono state circa 1,8 milioni di somministrazioni rispetto alle 3 milioni della settimana precedente.

 

Dicevamo dei booster. Siamo alle 200mila dosi giornaliere, mentre la settimana scorsa la forbice era tra le 200mila e le 300mila terze dosi somministrate. Il dato sorprendente è quello che riguarda le prime dosi. Le persone che per la prima volta decidono di iniziare il ciclo vaccinale sono tornate ai livelli di novembre, quando non c'era l'obbligo. Siamo nell'ordine delle 15-20mila giornaliere.

 

Guardando la popolazione per la sua interezza, sono 6 milioni di over 5 (l'età minima per la quale è disponibile il vaccino anti-Covid ) non hanno ricevuto nessuna dose. A rilento anche la campagna dei bambini: nella fascia 5-11 anni continuano ad andare a rilento: al momento il 22,7% della platea ha completato il ciclo di vaccinazione e il 12,8% è in attesa della seconda dose. Il restante 64,4% non ha ricevuto alcuna dose.

Meglio sui booster, ricevuti da più del 60% della popolazione, pari a 35,9 milioni di persone, l’84,6% della platea. Nelle fasce di età over 60, almeno l’80% della platea ha ricevuto la dose booster. In totale, l’82% della popolazione italiana ha completato il ciclo di vaccinazione primario pari a 48,6 milioni di persone, mentre ha ricevuto almeno una dose l’85% della popolazione. Considerando solo gli over 5, a oggi la fascia di popolazione vaccinabile, l’84,3% ha completato il ciclo primario, mentre l’87,5% ha ricevuto almeno una dose. Ma resiste la sacca di resistenza no vax nonostante le sanzioni o la certezza di perdere lo stipendio.

 

Dal prossimo 15 febbraio, infatti, entra in vigore l’obbligo per tutti i lavoratori over 50, pubblici e privati, l'obbligo di avere il super green passi che si può ottenere soltanto con la vaccinazione o con l’avvenuta guarigione. Chi viene sorpreso senza rischia una multa dai 600 ai 1.500 euro, può risultare assente ingiustificato e perdere retribuzione e contributi dopo quattro giorni - anche non consecutivi - di mancata esibizione del certificato verde rafforzato. 

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