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Vaccino Covid, troppi problemi al ciclo mestruale: l'Ema fa partire le verifiche

Benedetto Antonelli
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Il Comitato per la farmacovigilanza (Prac) dell'Agenzia europea del farmaco (Ema) sta esaminando «casi di irregolarità del ciclo mestruale» segnalati dopo la vaccinazione con vaccini anti-Covid a mRna. Quindi, dopo la somministrazione dei sieri prodotti da Pfizer e Moderna, gli unici distribuiti attualmente in Italia. Sotto la lente degli esperti spiega l'ente regolatorio Ue - gli alert arrivati su due problematiche in particolare: sanguinamento mestruale pesante (mestruazioni abbondanti) e assenza di mestruazioni (amenorrea), condizioni osservate dopo la somministrazione di Comirnaty (Pfizer/BioNTech) e Spikevax (Moderna).

«Dopo aver esaminato le evidenze disponibili, il Prac ha deciso di richiedere una valutazione approfondita di tutti i dati disponibili, compresi gli episodi riportati in sistemi di segnalazione spontanea, le sperimentazioni cliniche e la letteratura pubblicata». Il comitato aveva precedentemente analizzato segnalazioni di disturbi mestruali nel contesto dei rapporti di sintesi sulla sicurezza per i vaccini Covid approvati in Ue e aveva concluso all'epoca che le evidenze non supportavano un nesso causale tra questi vaccini e i disturbi mestruali. Alla luce delle segnalazioni spontanee di disturbi mestruali con entrambi i prodotti a mRna e dei risultati della letteratura, il Prac ha deciso di valutare ulteriormente l'incidenza di queste problematiche di cicli abbondanti o amenorrea post vaccino. «I disturbi mestruali - puntualizzano gli esperti - sono molto comuni e possono verificarsi per un'ampia gamma di condizioni mediche di base, nonché per stress e stanchezza. Casi di questi disturbi sono stati segnalati anche in seguito all'infezione da Covid».

I cicli pesanti, viene precisato nella nota Ema, possono essere definiti come «sanguinamenti di un volume tale che può interferire con la qualità della vita a livello fisico, sociale, emotivo e materiale della persona. L'amenorrea può essere definita come l'assenza di sanguinamento mestruale per tre o più mesi consecutivi». In questa fase, precisa l'agenzia, «non è ancora chiaro se esista un nesso causale tra i vaccini Covid e le segnalazioni. Inoltre, non ci sono prove che suggeriscano che questi vaccini influiscano sulla fertilità. L'Ema comunicherà ulteriormente quando saranno disponibili ulteriori informazioni».

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