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L'Aria che Tira, "nulla peggio di Omicron". La profezia di Pierpaolo Sileri: niente paura su nuove varianti

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Siamo alla fine dell’incubo Covid. Nelle ultime settimane Pierpaolo Sileri ha professato molto ottimismo in merito alla pandemia e spiega il perché di queste previsioni rosee nel corso della puntata del 7 febbraio de L’Aria che Tira, talk show di La7 condotto da Myrta Merlino. “Ero ottimista - spiega il sottosegretario al ministero della Salute - già 3-4 settimane fa, prima dell’Epifania avevo detto che dopo metà gennaio ci sarebbe stato un calo, ma non è che sono un veggente né leggo l’oroscopo, semplicemente vedevo ciò che accadeva nel Regno Unito, dove la quarta ondata, supportata dalla Delta inizialmente e successivamente dalla Omicron, era in calo. La medicina è osservazione, prevalentemente è così, osservi ciò che accade e riesci a capire ciò che accadrà”.

 

 

Gestione ordinaria del Covid: la Merlino segnala questo argomento a Sileri. “Significa che - dice l’esponente del Movimento 5 Stelle - ci troveremo in una condizione in cui il Covid sarà una delle tante malattie presenti sui nostri libri di medicina, che farà purtroppo i suoi decessi, così come fa la peggiore influenza stagionale ogni anno, avrà i suoi percorsi, avrà le sue capacità di trattamento, non solo con la prevenzione attraverso i vaccini, ma anche con le cure. Ci saranno cure più appropriate, come stiamo vedendo oggi con gli anticorpi monoclonali e gli antivirali, e diventerà una malattia che fra le tante ogni giorno, ogni anno, determinano ricoveri e decessi. Arriveremo - sottolinea Sileri - perciò ad una normalità”.

 

 

Altra domanda proposta dalla padrona di casa: il 31 marzo sarà la vera fine dello stato di emergenza? Il sottosegretario è anche qui positivo: “A vedere i numeri ipotizzo un ulteriore significativo calo dei ricoveri in terapia intensiva, non vedo perché debba rimanere uno stato di emergenza. È chiaro che non è Sileri che lo decreta, ci sarà un’ampia discussione sui numeri che vi saranno. Qualcuno va in tv a dire che arriveranno altre varianti, ma attenzione - conclude Sileri - oggi abbiamo un virus con la Omicron che è il virus in assoluto più veloce sulla faccia della Terra in termini di contagiosità, la prossima variante dovrebbe essere una macchina ancora più veloce di Omicron, che è una Ferrari. Oltre che più veloce dovrebbe essere più cattiva, dovrebbe entrarci in competizione e sostituirla, è molto difficile, almeno nell’immediato. Perché dobbiamo pensare sempre che le cose non andranno come dovrebbero andare e come normalmente vanno nelle grandi pandemie?”.

 

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