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“Obiettivo 97% di vaccinati”. A Tagadà Giorgio Mulè fissa l'asticella e minaccia: “Pronti a nuovi obblighi”

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Forza Italia vuole stringere le maglie sull’obbligo vaccinale e va in pressing per la candidatura di Silvio Berlusconi al Quirinale. Giorgio Mulè, sottosegretario al Ministero della difesa nel governo Draghi, è ospite della puntata dell’11 gennaio di Tagadà, programma di La7 che vede Alessio Orsingher alla conduzione, e si dice pronto ad un’ulteriore stretta anti-Covid: “L'obbligo vaccinale a mio giudizio andrebbe esteso a chiunque sia a contatto per ragioni del suo ufficio con altre persone, sia tra i dipendenti pubblici sia privati. Spero che con l’ultimo decreto supereremo la fatidica soglia del 95-97% e non sia necessario introdurre nuovi obblighi vaccinali". 

 

 

Si passa poi all’argomento politica e Mulè conferma quanto trapelato ieri dalle agenzie: in caso di salita di Mario Draghi al Quirinale Forza Italia non appoggerà più il governo e uscirà dalla maggioranza. Orsingher riporta quindi le parole di Enrico Letta, segretario del Partito Democratico: “Siamo parecchio arrabbiati, chiediamo a Forza Italia di smentire queste parole”. 

 

 

Mulè replica a distanza: “Non c’è bisogno di avere la memoria di un elefante, ma basta quella di un criceto. Vi invito a rileggere l’intervista di Letta a Repubblica del 30 dicembre, in cui dice che o c’è un’ampissima maggioranza per eleggere il presidente o cade il governo. Lo ha detto lui o era il gemello di Letta? Quando esce un’indiscrezione su Berlusconi è un avvertimento. Se invece è il segretario del Pd a mettere la pistola fumante della crisi di governo è una posizione politica. Il fatto che il capo di un partito sia candidato o candidabile al Quirinale non vuol dire che sia diviso. Anche Aldo Moro sarebbe approdato al Quirinale se non fosse successa la tragedia del rapimento. E lui era in pectore il capo della DC, nessuno si sarebbe sognato di definirlo diviso. E così altri presidenti della Repubblica. Non si accetta che da parte del centrodestra ci sia una candidatura del genere, per quanto ci riguarda Berlusconi è il miglior candidato per la presidenza della Repubblica. Non ho - conclude Mulè - notizie di altri nomi né di alcun 'gioco sporco’ su Berlusconi”.

 

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